ECONOMIA
«Ecco perché 30 anni fa ho scelto la sostenibilità»
Agostino Molina racconta la trasformazione del tessile

«Oggi tutti parlano di sostenibilità, ma i riflettori su questo tema si sono accesi negli ultimi cinque o sei anni. Nel 1994 non era certo così. Se ci va riconosciuto un merito, è quello di aver saputo guardare avanti»: Agostino Molina è il presidente e amministratore delegato dell’A. Molina & C. S.p.A. di Cairate (leader nella produzione di piumini, trapunte e guanciali), una delle aziende premiate per i 30 anni di certificazione Oeko-Tex Standard 100, punto di riferimento per la sicurezza dei tessuti (garantisce che siano realizzati senza l’impiego di sostanze nocive per la salute).
Lui è uno degli ospiti d’onore saliti sul palco del SustainHUBility di MalpensaFiere in occasione del “ZDHC Solutions Roadshow 2024: certificazioni e soluzioni digitali per la Green Transition”.
Premiato da un ottimo successo di pubblico (anche molto giovane), l’evento è stato promosso da Centrocot con il supporto della Camera di commercio di Varese, della Sezione Lino di Sistema Moda Italia, il patrocinio del Comune di Busto Arsizio e il coinvolgimento delle Confindustrie territoriali.
«Bisogna fare i complimenti a tutte le persone che 30 anni fa decisero di scommettere sui tre pilastri che costituiscono il concetto stesso di sostenibilità, cioè ambiente, attenzione al sociale ed economia - sottolinea Molina - Impegnarsi non solo per il benessere dell’uomo, quindi, ma anche per tutelare l’ambiente. Ricordo che fu Danilo Carabelli, all’epoca presidente dell’Associazione degli industriali della provincia di Varese, a coinvolgermi in quell’iniziativa pionieristica. L’adesione era su base volontaria, nessuno era obbligato a lavorare per l’ottenimento della certificazione. Lo faceva solo chi ci credeva davvero».
VANTAGGI SUL MERCATO
E Molina ci ha creduto da subito: «L’impegno economico richiesto alle imprese è senz’altro gravoso, perché è necessario far analizzare tutte le materie prime e sottoporsi a periodici controlli sulla conformità degli impianti – spiega – Il ritorno è andato però ben al di là delle mie aspettative, offrendoci notevoli opportunità in termini di competitività sul mercato».
Nel 2004, infatti, con l’esplosione dell’influenza aviaria, sono diventati ancora più rigidi e stringenti i criteri da rispettare per le imprese che come la Molina lavorano con le piume: «I limiti imposti da Oeko-Tex ci avevano già preparato e quindi siamo stati immediatamente in grado di rientrare in tutti i parametri fissati dall’Oms e dai diversi Stati negli Usa - prosegue Agostino Molina - Insomma ottenere e mantenere la certificazione Oeko-Tex è un’esperienza sfidante, ma senza dubbio molto soddisfacente».
TESSILE ALL’AVANGUIARDIA
Centrocot ha voluto un evento dedicato a queste imprese «che hanno saputo guardare avanti, continuando a ottenere risultati di eccellenza in un mercato in continuo cambiamento - commenta la direttrice Grazia Cerini - In Italia siamo stati bravi, rendendoci conto tra i primi dell’importanza del tema della sostenibilità: il nostro settore tessile è sempre più coinvolto nella produzione trasparente e rispettosa dell’ambiente. Ora dobbiamo continuare su questa strada».
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