FESTA DEL PAPÀ
Un evento a metà tra il religioso e il laico

In Italia, la Festa del Papà si celebra da sempre il 19 marzo. È stata la tradizione cattolica a prevalere: questa data, infatti, corrisponde al giorno di San Giuseppe, l’uomo che crebbe Gesù, protettore degli orfani e delle giovani nubili, padre e marito modello.
Non a caso, in Sicilia è tradizione invitare i poveri a pranzo proprio il 19 marzo, mentre in altre parti d’Italia questa giornata è tradizionalmente considerata la fine dell’inverno. A stabilire la data della Festa del Papà è il Martirologio Romani, il libro che raccoglie il calendario liturgico e le feste religiose. Tra i primi a festeggiare la ricorrenza, infatti, ci furono i monaci benedettini, i Servi di Maria e i francescani.
Religiosa anche l’origine della festività in Germania, dove i papà vengono festeggiati nel giorno dell’Ascensione, esattamente 40 giorni dopo la Pasqua. Si chiama Männertag o Herrentag ed è un’intera giornata dedicata agli uomini. Eppure, nel resto del mondo la giornata intitolata ai padri non ha nulla a che vedere con questa ricorrenza religiosa e si festeggia in giorni dell’anno molto diversi.
La Festa del Papà in Russia, ad esempio, viene celebrata il 23 febbraio e ricorda i padri come difensori della patria. Molti Paesi, poi, non festeggiano unicamente i papà, ma entrambi i genitori. Un esempio è certamente la Corea del Sud, che dedica l’8 maggio a mamme e papà.
Molto diversificate anche le tradizioni e i regali tipici della festa. In Francia, ad esempio, i bambini sono soliti regalare una rosa rossa ai padri, mentre in Inghilterra vengono distribuiti cioccolatini e biglietti d’auguri.
L’origine della Festa del Papà, però, affonda le radici Oltreoceano e, precisamente, negli Stati Uniti. Il 19 luglio del 1910, infatti, il governatore dello Stato di Washington proclamò il Father’s Day, scegliendo – come suggerito da Sonora Smart Dood – di dedicare la festa al veterano William Jackson Smith, simbolo della figura paterna. Una proposta che, però, non era una novità: nel 1908, infatti, una chiesa della Virginia aveva suggerito di istituire una festa dedicata ai padri, in memoria di 362 uomini morti nel crollo di una miniera, mentre nel 1909 la mozione era stata promossa da una donna cresciuta, con cinque fratelli, da un uomo vedovo.
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