NIENTE SCI
L’anno delle ciaspole

Una ciaspolata nel bianco che più bianco non si può, con un anello breve adatto alle famiglie, ma anche con un itinerario per chi cerca qualcosa di più difficile. Con le piste da sci chiuse, l’inverno 2020-21 ha permesso di scoprire le montagne in maniera diversa. Oltre agli appassionati di sci alpinismo, si sono infatti riscoperte le passeggiate con le ciaspole o i ramponcini. Non bisogna essere Messner, infatti, per potersi godere una splendida camminata di bianco vestita. Ma, con le dovute attenzioni, informazioni, la giusta attrezzatura e un discreto allenamento, si possono compiere degli splendidi itinerari, senza andare in capo al mondo. Per esempio il percorso numero uno per le ciaspole nel Varesotto si trova sicuramente nei pressi della Forcora, a circa tre quarti d’ora d’auto da Maccagno. Dai 1180 metri di altitudine della partenza si parte lungo una comoda strada verso Monterecchio, un paesino con le tipiche case di pietra di queste parti, che si raggiungere in circa 50 minuti senza un particolare dislivello. Sulla destra si apre la Val Veddasca e a si notano Curiglia e Monteviasco abbarbicati all’altro versante. Arrivati al borgo si inizia a salire mantenendo la sinistra e giungendo, poco dopo, al bivio di Fontanarossa. Qui, per le famiglie si può completare l’anello, tenendosi in costa a sinistra e tornando alla Forcora attraverso il dolce saliscendi del Monte Sirti, dentro a una splendida betulleta. Questo giro si può effettuare comodamente anche solo con gli scarponi. Oppure si può proseguire a salire fino a circa 1600 metri di altitudine. L’ascesa diventa ripida quindi, con la neve, è meglio indossare le ciaspole o i ramponcini. In altri tre quarti d’ora da Monterecchio si arriva alla prima vetta, il Monte Corbaro, con una magnifica vista sul Lago Maggiore, il Monte Tamaro, il Monte Lema e la catena delle Alpi. Da qui si può ancora proseguire fino al Monte Paglione, salendo e scendendo dal Monte Covreto o rimanendo in costa. Arrivati a destinazione (dopo altri 30-45 minuti), si aprirà un magnifico panorama anche su Locarno. Prima di godersi la passeggiata è meglio ricordare che, come diceva un filosofo di Testaccio, «Se vai in un negozio e spenni mila euri de attrezzature nun e’ che entri tizio e esci Messner». Tradotto: anche se si è in Forcora e non sul K2 serve sempre prudenza, attenzione, allenamento e valutazione delle proprie capacità. Fondamentale informarsi sul meteo e sulla situazione valanghe. Infine, portare con sé abbigliamento a cipolla e un thermos perché la passeggiata con le ciaspole è più faticosa e dura circa un 20-30% in più rispetto alle condizioni estive.
© Riproduzione Riservata