TEATRO LEONARDO
Formicola, Pisu e “Il cretino”

«È la terza volta che affronto questo testo: nel 2000 e nel 2010 con il mio “socio storico”, quindi una ripresa che è poi stata sospesa dal covid e ora si riparte. Ho alle spalle circa 400 repliche e, conoscendo le pieghe del testo, così come il testo nelle sue variabili, questa volta si è lavorato su punti che erano come rimasti nella penna, sfruttando maggiormente momenti comici esilaranti, senza variare il testo, ma allargandolo, modernizzandone alcuni passaggi, come per esempio introducendo l’assistente vocale che rompe le palle e che nell’originale non poteva esserci, essendo scritto nel momento della telefonia fissa».
Nino Formicola, l’attore e comico di cui restano indimenticabili gli sketch con Andrea Brambilla nello storico duo Zuzzurro e Gaspare, cura la regia e interpreta la Carogna nella messa in scena di La cena dei cretini di Francis Veber al teatro Leonardo di Milano dal 21 settembre al 16 ottobre.
Ad affiancarlo nel ruolo di Pignon è Max Pisu. «Un personaggio, Pignon – sottolinea l’attore legnanese -, molto vicino come chiave comica al tipo pasticcione, casinista, tenero che è anche il mio Tarcisio, con una “cretinaggine” che lo fa risultare innocente. E che ricorda un po’ anche il ruolo che già avevo portato in scena, con la regia di Marco Rampoldi, in un’altra commedia di Veber, Il rompiballe: un personaggio da vittima a carnefice».
La cena dei cretini è un film del 1998 scritto e diretto dal regista e sceneggiatore francese Francis Veber, ispirato a un’opera teatrale di successo dello stesso regista andata in scena a Parigi per tre anni. Sul palco del teatro Leonardo ecco una macchina comica perfetta in cui il “cretino”, Pignon, come un elefante in un negozio di cristallerie, nel suo voler far del bene diventa causa di una serie di catastrofi comiche e distrugge la vita alla Carogna che voleva farsi beffe di lui. Con un risvolto tenerissimo, ma, soprattutto, un finale inaspettato e tutto da scoprire.
«Interpreto anche in questa ripresa la Carogna – racconta il suo personaggio Nino Formicola -: a me non è mai piaciuto essere Sandokan, ma Yanez, mi piace essere defilato. Non mi piace comandare, ma piuttosto avere il ruolo che è della batteria: tenere il tempo, dare gli attacchi, in maniera attenta alle ritmiche e alle tempistiche comiche. Mettendo il pubblico nella condizione di essere travolto dagli eventi». Accanto a Formicola e Pisu sono in scena Pietro De Pascalis, Claudio Intropido e Alessandra Schiavoni. «La bellezza di questo testo di Veber – commenta ancora Formicola – è nel fatto che la gente, quando esce dopo aver assistito allo spettacolo, è certa di aver speso bene i suoi soldi. Io sostengo che noi non siamo solo artisti, ma artigiani, e abbiamo l’obbligo di soddisfare il pubblico. Sono contento se la gente, uscendo dal teatro, consiglia agli amici di andare a vedere uno spettacolo». E, lanciando un ricordo all’amico storico del duo comico mancato nel 2013, aggiunge che se Andrea, che aveva impersonato Pignon, potesse guardare questa nuova messa in scena della commedia, si divertirebbe veramente tanto. «Le commedie vincenti di questo tipo – aggiunge Max Pisu – sono vincenti, piene di gag, di battute. E per questo testo si somma la bellezza della scrittura. Inoltre, nell’affrontare un personaggio della chiave comica che mi porto dentro, mi piace sentire la gente che ride. Perché far divertire mi piace da sempre». Anche quando gli è capitato di interpretare ruoli più “drammatici”, cogliendone sempre le corde e le vene più comiche.
© Riproduzione Riservata