IL PERSONAGGIO
I sessant’anni del signor Rossi

Non è un fumetto, anche se il suo creatore è anche fumettista, oltre che uno dei più famosi e geniali animatori a livello internazionale.
È un personaggio disegnato protagonista di film e cortometraggi, vera e propria icona che compie sessant’anni. Anche se parlare di date precise, nel suo caso, è difficile. Sono sessant’anni del primo film con protagonista il signor Rossi, nato dalla creatività di Bruno Bozzetto, uno dei pionieri dell’animazione italiana, dopo che un suo lavoro non era stato accettato a un festival che presentava anche tanti cartoni animati. Bozzetto, giovanissimo, un pochino ammette di essersi «adombrato» nel vedere che alcune opere accettate non erano poi granché. «E allora – racconta – mi sono inventato “Un Oscar per il signor Rossi”, una storia di una pellicola malconcia gettata nel palazzo del festival da cui era stata rifiutata e che viene premiata». Da lì si sono susseguiti lavori che sono vere e proprie perle, non solo con il signor Rossi, ma anche con nuovi personaggi: da Vip – Mio fratello superuomo a West and Soda, fino a pellicole come Allegro non troppo con Maurizio Nichetti che dirigeva un’orchestra e i diversi episodi animati si muovevano sulle note classiche, con anche un’esperienza personale di Bozzetto nell’episodio che sul Valzer triste di Sibelius ripropone l’immagine del gatto di sua moglie, con una tenerezza e un rimando alla vita reale che toccano l’anima. E adesso proprio il signor Rossi potrebbe tornare presto. «Come Studio Bozzetto, con mio figlio Andrea stiamo lavorando a una proposta con il signor Rossi alle prese con la tecnologia – spiega Bozzetto -: pensare a come un uomo, non un ragazzo, di oggi sia alle prese con queste novità. Del resto, il signor Rossi ha sempre affrontato cose che non conosceva con la voglia e l’entusiasmo di fare bene, anche se poi ne usciva male. E oggi vuole affrontare questi oggetti, dando vita a storie in cui l’uomo comune si riconosce».
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