TURISMO
La Casa della Capra, un’oasi tra arte e percorsi

Si chiama Casa della Capra. Da lì, nelle giornate di sole, la montagna si riflette sul Lago di Mergozzo. Lì Patricia e suo marito Felipe hanno creato qualcosa che vuole essere ristoro, ma non come lo si pensa tradizionalmente: è una residenza artistica per tre, quattro momenti all’anno.
TRA ARTE E PERCORSI IN BICI
Ma è anche luogo per laboratori d’arte e per un progetto di bike and food. Perché qui si può mangiare e dormire, partire per percorsi accompagnati e spiegati in bici. Ma soprattutto, spiega Patrizia Orem, «si cerca di trasmettere le passioni in maniera diversa dal turismo solito, si parte da esperienze che vogliamo condividere, da esperienze profonde anche di rapporti affettivi». Hanno anche creato una rete con produttori locali, artigiani, artisti, partendo dalla premessa del turismo sostenibile.
I LABORATORI
E qui si può partecipare a laboratori di tessitura botanica, portando con sé le proprie piante e utilizzandole inserendole nel filato, iniziando a imparare l’orditura e qualche punto su piccoli telai. «Ogni lavoro di tessitura è personale - spiega Orem -, ma durante il laboratorio parliamo di storia della tessitura e condividiamo le nostre storie». Ma non solo: un discorso a parte e diverso è quello della residenza artistica, con momenti più complessi e più limitati come numero: ogni anno vengono selezionati progetti di artisti che vengono poi ospitati e che si sviluppano su elementi del territorio, dalle piante alle pietre, dal paesaggio alla storia e poi sviluppati nell’arco di una decina di giorni producendo l’opera in loco. Sempre con al centro una ricerca condivisa. E la voglia di fare memoria della propria storia.
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