DA LEGGERE
Il ponte di parole con il mondo

«Uno dei compiti primari della letteratura di questi anni è, secondo me, trasmettere a chi è venuto dopo anagraficamente l’invito a contemplarla come uno strumento fondamentale della propria vita. Come è stato per me: io con la letteratura non ho mai avuto un rapporto di svago o di intrattenimento, ma è stata una voce che consapevolmente mi ha messo maggiormente in relazione con me stesso e mi ha permesso di scoprire che nel mondo c’erano altre persone che sentivano l’amore, o il dolore, con le mie stesse modalità. E questo fatto scardina il pensiero, che soprattutto nell’età adolescenziale è terribile, di essere i soli a vivere un sentimento in un determinato modo. La condivisione è una scoperta centrale per sconfiggere la solitudine. E per me è stata una salvezza». Daniele Mencarelli con Tutto chiede salvezza (Mondadori) ha vinto la settima edizione del Premio Strega Giovani, votato da una giuria di ragazzi e ragazze tra i 16 e i 18 anni di scuole secondarie di secondo grado italiane ed estere.
La storia di quel ventenne che nel 1994 è stato sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio in seguito a una violenta esplosione di rabbia, e che nell’estate in cui vorrebbe vedersi i Mondiali con i suoi amici è invece internato in un reparto di psichiatria per una settimana è anche finalista al Premio Strega, ma intanto ha convinto la giuria dei lettori più giovani, conquistando uno dei premi più prestigiosi della letteratura italiana. Riservandosi un posto d’onore tra le pagine che riescono a parlare ai ragazzi e alle ragazze.
I premi che riconoscono il valore di libri che sanno rivolgersi a bambini e ragazzi sono molti, dall’Andersen al BolognaRagazzi Award, al premio Cento, solo per citarne alcuni. Da cinque anni affianca lo Strega e lo Strega Giovani anche lo Strega Ragazzi e Ragazze su due categorie di concorso, quella destinata ai lettori tra i 6 e i 10 anni e quella tra gli 11 e i 15, con una giuria composta da studenti delle scuole.
Sì, perché se alcune scelte finali anche su premi di letteratura per ragazzi restano a giurie di esperti adulti, in altri casi sono i giovani a votare, con un coinvolgimento che ne riconosce l’importanza quali lettori. «Ricevere questo premio è stato bellissimo - sottolinea ancora Mencarelli -: tra la fine dello scorso anno e il febbraio di questo ho incontrato quasi ottomila ragazzi nelle scuole e idealmente dedico questo romanzo a chi è più giovane di me. Ho vissuto la vittoria come un segno che il mio lavoro con i giovani continuerà con più stabilità».
Lasciando sempre la sua mail al termine di ogni incontro «come prova tangibile di disponibilità che va al di là del libro. Perché so quanto sia stato importante anche per me da giovane trovare qualcuno con cui avere possibilità di dialogare».
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