ITALIAN HOCKEY LEAGUE
Mastini, serve un’altra magia con Aosta
Sarà battaglia in un Palalbani infuocato. Un’altro big-match per Varese che vuole confermare di non avere limiti
Alzi la mano chi un mese e mezzo fa si sarebbe aspettato che questa sera - mercoledì 18 dicembre, ore 20.30 - i Mastini avrebbero sfidato l’Aosta per giocarsi il secondo posto, specie ripensando all’inizio di stagione balbettante dei gialloneri. Ma a conti fatti aveva ragione la società nel dire di avere pazienza e hanno avuto i giocatori nell’essere artefici del proprio destino. “Faber quisque fortunae suae” (ciascuno è artefice della propria sorte) diventa il motto del Varese di oggi che, dopo 11 vittorie consecutive, ha piazzato una impetuosa risalita e arriva al terzo big match in sei giorni per confermare di non avere limiti. Vero che i momenti decisivi della stagione devono arrivare, ma anche chi fosse sbarcato da Marte pochi giorni fa capirebbe in fretta come nessuno in questa IHL accetta di perdere senza provarci.
IL ROSTER
Coach Glavic torna sul pancone dopo la squalifica e lo stesso farà Piroso, ma ovviamente in pista, insieme a Perino e Raimondi. Unici assenti sicuri gli infortunati Fanelli e Allevato, mentre la decisione su Bertin e Alessandro Crivellari sarà presa dal tecnico. I due hanno svolto ieri il primo allenamento con la squadra, difficile vederli in lista gara.
ZERO RIFERIMENTI
La striscia aperta dei Mastini di 11 vittorie equivale a quella già messa a segno dal Caldaro proprio prima di incontrare il Varese lo scorso 10 novembre. Quindi? Quindi sarebbe stata impossibile da ottenere senza un grande gioco di squadra, ed è proprio questo il segreto meno nascosto di Vanetti e compagni. Le sofferenze di settembre e ottobre hanno forgiato uno spirito guerriero che, da quando accompagnato alla giusta condizione fisica, ha trasformato questo Varese in un’armata quasi perfetta. In pochi sanno stringere i denti e risalire dalle difficoltà come fatto vedere sin qui dai ragazzi di Glavic, capaci poi di trovare in attacco risorse sempre diverse. Si prenda l’ultima partita: i sei gol del Feltre sono stati segnati o derivano tutti da giocate della prima linea (Foltin-Korkiakoski-Kadlec), i sette del Varese hanno mandato a referto altrettanti giocatori diversi e tutti i tre blocchi offensivi. E poi? E poi in Veneto non hanno segnato né Makinen né Kuronen, ma entrambi tante volte sono stati decisivi sin qui. La strada è tracciata, il problema è che stasera servirà evitare ogni singolo sbandamento, anche se piccolo, perché di fronte arriva uno squadrone spietato nel punire gli errori (34.34% in power play, un dato quasi irreale) e ricco di talento individuale.
L’ALTRA FACCIA DELLA LUNA
Ecco, prendendo quanto appena scritto per il Varese e ribaltandolo di 180° si trova lo spirito dell’Aosta. Squadra costruita per vincere subito grazie a un budget fuori categoria (ma non solo IHL, anche ALPS), quella guidata da Giovinazzo è una formazione che vuole risolvere i suoi problemi in un solo modo: attaccando. I 131 gol fatti in 19 partite (6.9 di media) valgono un dato mostruoso nel quale sguazzano De Toni e Nardella, primo e secondo miglior cannoniere della IHL con 28 e 26 gol, insieme a una svariata serie di talenti offensivi compreso l’ultimo arrivato Luisetti, a lungo sogno dei Mastini. Considerato lo stile di gioco a risentirne è la difesa, che ha subito 61 gol come i gialloneri, ed è proprio qui che si deciderà il match: ai Mastini servirà essere estremamente cinici per concretizzare le occasioni che inevitabilmente arriveranno, ma allo stesso tempo bisognerà picchettare il proprio terzo per contenere le sfuriate avversarie attese a ripetizione. Il premio? Un’altra notte magica all’Acinque Ice Arena, esattamente come sei giorni fa contro il Caldaro, e c’è anche un bonus: con almeno due punti il Varese avrebbe la certezza di essere dentro le Final Four di Coppa Italia.
Il servizio completo sulla Prealpina di mercoledì 18 dicembre, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
© Riproduzione Riservata