METALMECCANICI
Presidio Beko, l’urlo dei lavoratori: «I posti di lavoro non si toccano»
Manifestazione mercoledì mattina davanti allo stabilimento di Cassinetta. Le maestranze lottano per la difesa dei posti e per il rinnovo del contratto nazionale. Lo striscione «Tutti uniti per Cassinetta» esposto a Palazzo Estense.
Maxi presidio dei lavoratori del settore metalmeccanico mercoledì 11 dicembre davanti allo stabilimento della Beko Europe a Cassinetta di Biandronno. Le maestranze, dopo le cattive notizie arrivate ieri dal vertice di Roma, lottano per la difesa dei posti di lavoro e anche per il rinnovo del contratto nazionale. L’ennesima protesta arriva in una situazione occupazione drammatica che nel Varesotto sta colpendo diverse aziende. Presenti anche i dipendenti della Meta System di Mornago, a loro volta alle prese con una situazione complicata: le difficoltà dell’azienda mettono a rischio, nello stabilimento varesino, 130 posti di lavoro.
«TUTTI UNITI PER CASSINETTA», lo striscione del presidio esposto su Palazzo Estense
Tutti uniti per Cassinetta. Questo lo slogan della manifestazione che ha visto centinaia di lavoratori e lavoratrici dello stabilimento Beko di Cassinetta e di tante altre realtà del territorio, insieme alle sigle sindacali. «Non si tocchi neanche un lavoratore - ha detto il sindaco Davide Galimberti durante la manifestazione -. Siamo a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici perché è essenziale essere uniti, istituzioni e mondo dell'impresa, affinché si comprenda che il sito produttivo di Cassinetta è una realtà strategica per il territorio e per tutte le aziende dell'indotto. Per questo serve un nuovo piano industriale che porti investimenti e che possa garantire continuità a una realtà fondamentale». Era presente anche la vicesindaca Ivana Perusin.
Al termine, i rappresentanti delle sigle sindacali hanno consegnato al sindaco lo striscione esposto sul cancello dello stabilimento con la scritta «Tutti uniti per Cassinetta», che è poi stato esposto su Palazzo Estense in segno di sostegno.
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