PECHINO
Media Cina, 'Pechino lavora a contromisure verso dazi Usa'
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(ANSA) - PECHINO, 03 MAR - La Cina sta studiando e formulando
"contromisure pertinenti in risposta alla minaccia degli Usa di
imporre un'ulteriore tariffa del 10%" sui beni mandarini "con il
pretesto del fentanyl" in vigore dal 4 marzo. Il Global Times,
tabloid del Quotidiano del Poplo, scrive che le risposte
"includeranno probabilmente sia tariffe sia una serie di misure
non tariffarie, e i beni agricoli e alimentari Usa saranno molto
probabilmente elencati", in base a una "fonte affidabile",
secondo cui "se gli Usa insistono nell'imporre dazi unilaterali
e annunciano formalmente misure rilevanti, la Cina adotterà
sicuramente contromisure forti e potenti".
In un post sui social media di giovedì, il presidente
americano Donald Trump ha affermato che gli Stati Uniti
avrebbero imposto tariffe su Canada e Messico al 25% a partire
dal 4 marzo e che "alla Cina sarebbe stata addebitata una
tariffa aggiuntiva del 10% in quella data". La minaccia di
Washington ha provocato la reazione di diversi ministeri cinesi,
tra cui quello del Commercio secondo cui la Repubblica popolare
è uno dei Paesi "più severi al mondo in materia di lotta alla
droga, sia in termini di politica sia di attuazione", e che la
Cina conduce una cooperazione internazionale con altri Paesi,
tra cui gli Stati Uniti, sul narcotraffico. "Scaricare la colpa
su altri Paesi non aiuterà a risolvere il problema degli Stati
Uniti, ma piuttosto aumenterà probabilmente il peso su aziende e
consumatori americani e danneggerà la stabilità della catena
industriale globale", ha affermato venerdì un portavoce. "La
Cina spera che gli Stati Uniti non ripeteranno i propri errori e
che potranno tornare prontamente sulla strada giusta per
risolvere le divergenze attraverso un dialogo equo. Se gli Stati
Uniti insistono nel procedere per conto proprio, la Cina
adotterà tutte le contromisure necessarie a tutela dei propri
diritti e interessi legittimi", ha concluso il portavoce.
Commentando la vicenda, il portavoce del ministero degli Esteri
Lin Jian, da parte sua, ha "espresso condanna" nel corso del
briefing quotidiano di venerdì e ha assicurato l'adozione di
misure "a tutela risoluta degli interessi legittimi cinesi. Se
gli Stati Uniti continuano a usare la questione del fentanyl per
fare pressione, ricattare, costringere e minacciare la Cina,
sarà solo controproducente e darà un colpo al dialogo e alla
cooperazione tra Cina e Stati Uniti nel campo del controllo
della droga".(ANSA).
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