L’ITINERARIO
Monte Cerano, un panorama mozzafiato

Dalla croce di vetta si ammira uno dei panorami più belli delle Prealpi. A sinistra, infatti, si apre l’ampio bacino della parte meridionale del Lago Maggiore con, in primo piano, la penisola di Verbania che sembra quasi andare a baciare la sponda lombarda. Volgendo lo sguardo a destra, invece, si passa davanti al massiccio del Mottarone che anticipa la visione del Lago d’Orta con la sua inconfondibile isola di San Giulio. È questo lo scenario che si staglia sulla vetta del Monte Cerano, cima poco conosciuta e frequentata, situata all’imbocco della Val d’Ossola e della Valle Strona, sopra Omegna e Gravellona Toce. Per raggiungerla si può salire con l’auto fino all’Alpe Quaggione, così da partire già da una buona altitudine di 1.150 metri.
IL SENTIERO
Incamminandosi da quassù, in circa 20 minuti di sentiero comodo, si arriva alla base del drizzone che porta al Monte Cerano. La salita zompa sui cosiddetti Tre Gobbi, tre gradoni di circa 150 metri di dislivello ciascuno, specialmente i primi due molto ripidi. Il sentiero non è mai esposto o pericoloso, ma in questo periodo, la presenza di erba particolarmente secca, mista a terriccio, necessita un po’ di pazienza per i passi in salita e attenzione in discesa. Dal parcheggio, la vetta del Monte Cerano (1.701 metri) si raggiunge in poco meno di due ore. Dal Cerano, aggiungendo un’altra mezz’ora di cammino si può scendere e risalire facilmente sull’altro punto panoramico di Poggio Croce (1.759 metri), per poi tornare indietro dalla stessa strada e godersi un picnic nell’area verde dell’Alpe Quaggione, oppure scendere a valle e avere l’imbarazzo della scelta tra visitare i laghi Maggiore e d’Orta, senza dimenticare il Lago di Mergozzo, anch’esso situato nella stessa area.
LA VARIANTE MARATONA
Di vera e propria maratona si sta parlando, perché dal Poggio Croce si può raggiungere un’altra vetta simbolo della zona, ovvero il Monte Massone che, dall’Alpe Quaggione sembra veramente lontano. E così è. Per raggiungerlo, infatti, ci vogliono ancora 2 ore buone di cammino a cui, chiaramente, aggiungere il ritorno. Al Massone si arriva sostanzialmente rimanendo a cavallo dei versanti montuosi che dividono l’Ossola e la Val Strona. Nel primo pezzo il sentiero è un po’ più complicato, specialmente in un punto ripido di 200 metri di dislivello dove, senza particolari pericoli, bisogna avere comunque passo fermo. Il resto della salita, invece, è molto semplice e permette di arrivare su uno splendido balcone sulle valli circostanti e con la sensazione di poter toccare quasi il Monte Rosa. Anche qui, per il ritorno, siamo tornati sui nostri passi, ma esiste anche un sentiero verso la Val Strona che, però, non conoscendolo, ci riserviamo di consigliare soltanto agli esperti.
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