ABBASSO
Alla conquista della Luna

Due tra gli uomini più ricchi e potenti al mondo che litigano per la conquista dello spazio cosmico. Certo, forse Fiordaliso la faceva un po’ troppo semplice, perché alla fine l’uomo la Luna la vuole davvero fin dalla notte dei tempi, da quando ha iniziato a vederla incollata in mezzo al cielo, a spicchi o tutt’intera.
Poi dalla semplice curiosità si è passati agli studi scientifici, con Niccolò Copernico che nel Cinquecento ha stravolto tutto con la sua rivoluzione. E quella palla pallida è diventata una sorta di chiodo fisso, fino al secolo scorso, con la “guerra fredda” tra russi e americani e la bandiera a stelle e strisce conficcata sul satellite il 20 luglio 1969, dando vita a teorie più o meno fantasiose su presunti complotti. Ma anche adesso la Luna continua a essere al centro di sfide e competizioni, stavolta tutte in casa dello Zio Sam. Sì perché Jeff Bezos e Elon Musk (nato in Sudafrica ma naturalizzato statunitense), i due uomini più ricchi al mondo, appunto, si stanno dando battaglia su chi debba costruire il prossimo shuttle che riporterà gli astronauti americani sulla Luna.
La Blue Origin del fondatore di Amazon ha presentato un reclamo di cinquanta pagine per bloccare la decisione della Nasa di assegnare il contratto alla SpaceX del patròn di Tesla. A Cape Canaveral hanno infatti deciso di affidare a Musk la gara da 2,9 miliardi di dollari, ma per i vertici di Blue Origin si tratta di una scelta basata su «valutazioni errate delle offerte».
La replica di SpaceX? La linea ufficiale dell’azienda è stata quella del silenzio totale, ma Musk ha fatto partire un missile - per restare in tema - su Twitter in cui sentenzia laconico che «Blue Origin non è ancora mai neanche arrivata in orbita». Le guerre stellari sembrano però appena all’inizio, perché entrambi i miliardari non sono disposti a fare un passo indietro. Jeff Bezos sostiene che l’aver visto da bambino Buzz Aldrin e Neil Armstrong saltellare leggeri sulla Luna gli abbia fatto capire quale fosse l’obiettivo della sua vita; mentre Musk non ha mai fatto mistero di voler andare alla conquista del cosmo, a partire dalla Luna, appunto, e da Marte, di cui senza troppi giri di parole si è autoproclamato «imperatore».
Quelli che potrebbero sembrare capricci da bambini viziati, declinati in un Risiko in salsa galattica, assumono proporzioni ben più grandi se si pensa ai quattrini che ci sono in ballo. E alla fine viene da chiedersi se dietro tutto questo ci sia davvero il fascino dell’Universo, con la sua atavica magia, oppure se tutto sia da ridurre a un nuovo business per chi sulla Terra ha già conquistato tutto.
© Riproduzione Riservata