CHE FINE HA FATTO
Jarno Trulli: dalla pista alla vigna

Domenica 23 maggio, nelle anguste stradine del principato di Monaco, si è tenuto il più affascinante, per alcuni, e noioso, per altri, Gran Premio di Formula 1. Chi ha ragione?
Dipende da edizione a edizione: quella di domenica è stata la numero 78, la 68esima valida per il campionato mondiale, la prima gara a Montecarlo fu corsa addirittura nel 1929.
L’ultimo pilota che ha fatto risuonare l’Inno di Mameli poco prima della mitica curva di Sainte Devote sarà ancora l’abruzzese Jarno Trulli, vincitore nell’ormai lontano 2004 sulla Renault.
Per Jarno fu un week-end magico, quello; anche allora, era il 23 maggio, e il giorno prima Trulli fece segnare la pole position davanti a Jenson Button, al compagno di squadra Fernando Alonso, alla Ferrari di Michael Schumacher e a Kimi Raikkonen su Mc Laren.
In gara poi Trulli non sbagliò nulla: prese la testa della corsa autoritariamente al via, nonostante la partenza fu ripetuta e al secondo via Fisichella tamponò Coulthard prima di capottare.
Nonostante altri incidenti e i due rifornimenti, Trulli non cedette mai il comando e tagliò trionfalmente il traguardo per quella che fu l’unica vittoria della sua carriera in Formula 1, sebbene abbia disputato 256 Gran Premi ottenendo anche quattro pole, altri dieci podi e un giro veloce.
Ma che fine ha fatto Jarno Trulli?
Conclusa la carriera in Formula 1 nel 2011, ha corso in Formula E, con vetture elettriche e con un’auto della sua scuderia nel 2014 e nel 2015.
Poi, nel 2016, il ritiro.
E dal 2018, il ruolo di opinionista su TV8, che trasmette i GP in differita, oltre a quello di principale sostenitore del figlio Enzo, a 15 anni già vincitore nello scorso febbraio del campionati di F4 negli Emirati Arabi Uniti e sul podio in Euroformula appena due settimane fa.
Ma soprattutto, Jarno Trulli si è trasformato in un perfetto agricoltore: ora la sua passione più grande è raccogliere con le sue mani l’uva nei suoi vigneti e produrre Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Malvasia e molti altri vini che esporta in tutto il mondo.
Come inquadrare Trulli?
Con una sua frase: «In pista sono i millesimi di secondo a fare la differenza, in vigna gli anni di lavoro».
Veloce sì, ma soprattutto sempre costante.
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