COSMO
Toccare il cielo con un dito o con uno sguardo

L’estate è tradizionalmente il periodo in cui molti si avvicinano alle osservazioni notturne del cielo. Più semplicemente si può passare del tempo con gli occhi all’insù, imparando a riconoscere i pianeti che, solitamente, si vedono soltanto sui libri, oppure aspettando il transito di una stella cadente per esprimere un desiderio. E ancora: nelle notti di plenilunio si può ammirare al meglio la Luna o, perché no, partecipare a qualche attività dei tanti osservatori astronomici presenti tra la provincia di Varese e nei suoi dintorni, organizzando una serata diversa, a base scientifico-divulgativa, in partire, almeno con gli occhi, in direzione dell’universo cosmico.
Tra l’altro, nel 2022, il “materiale” non manca. Tra il 20 e il 27 giugno, per esempio, si potranno osservare allineati i cinque pianeti visibili a occhio nudo: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. Il 13 luglio sarà protagonista la Superluna piena più spettacolare dell’anno, distante “soli” 357.000 chilometri dalla Terra. Ad agosto ci sarà poi il tradizionale appuntamento con lo sciame delle Perseidi, le “lacrime di San Lorenzo”, che però dovranno fare i conti con il disturbo della Luna. La notte di Ferragosto, infine, vedrà Saturno nelle migliori condizioni di osservabilità, all’opposizione del Sole.
Ma, con cadenze mensili, anche l’autunno e l’inverno offriranno una galassia di eventi astronomici in grado di stuzzicare la voglia di cieli stellati. Nel Varesotto il principale punto di riferimento per l’astronomia è l’Osservatorio astronomico G. V. Schiaparelli che sorge sul Campo dei Fiori a 1.230 metri di altezza dove, da oltre mezzo secolo, è presente la Cittadella di Scienze della natura, fondata da Salvatore Furia, ideata al fine di “creare un ponte di comprensione tra la scienza e la gente”.
Tra gruppi, scuole e privati, ogni anno è meta di migliaia di persone per visite diurne o notturne (astrogeo.va.it). Con le sue tre cupole, è anche un importante polo scientifico a livello internazionale: le ricerche si concentrano sulla spettroscopia stellare e sul monitoraggio di asteroidi pericolosi per il nostro pianeta, attività che pone quello di Varese tra i più importanti osservatori astronomici amatoriali al mondo, grazie anche al telescopio principale, un riflettore da 84 centimetri di diametro.
L’Osservatorio è aperto per le visite diurne tutti i giorni, sabato escluso, con visite diversificate tra infrasettimanale e week-end e solo su prenotazione all’indirizzo email chiara.cattaneo@astrogeo.va.it. Durante gli incontri si vedranno proiezioni di immagini e filmati di astronomia sul Sistema solare, nebulose, ammassi stellari, galassie commentati dalla guida, ci sarà la visita alla cupola astronomica con il telescopio scientifico e alla sala meteo-sismica e, infine, si osserverà il Sole in proiezione e lo spettro solare nel laboratorio eliofisico.
Per le visite notturne, chiaramente quelle più suggestive ed emozionanti, la prenotazione deve avvenire all’indirizzo email luca.buzzi@astrogeo.va.it e il numero massimo di visitatori consentito per serata è pari a ventiquattro.
La serata dura circa due ore e l’orario di inizio varia in base alla stagione. La visita comprende una presentazione introduttiva sulla storia e le attività della Cittadella e la visita alla principale cupola scientifica. Al termine, meteo permettendo, vi sarà il piatto forte dell’esperienza, ovvero l’osservazione astronomica sulla terrazza esterna con illustrazione visuale delle costellazioni, mentre col telescopio si butterà l’occhio verso i principali astri presenti quella sera.
La visita viene effettuata anche in condizioni di tempo incerto o nuvoloso: in tal caso non sarà garantita l’osservazione astronomica esterna, che sarà sostituita da una simulazione della volta celeste tramite apposito software astronomico. Lassù le temperature sono solitamente inferiori di circa 5 gradi rispetto alla città, inoltre il parcheggio per le auto si trova a 700 metri dall’Osservatorio, e la strada è in salita. Pertanto si consiglia un abbigliamento adeguato e l’uso di una pila per illuminare il percorso. Il tutto per godersi appieno una serata magica, dedicata a riveder le stelle.
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