DA LEGGERE
Una vita da Peanuts

Alzi la mano chi non ha la «sua» coperta di Linus. O chi non ha utilizzato questa immagine per esprimere qualcosa che dà grandissima sicurezza. Collegare quel pezzetto di stoffa a un personaggio dei fumetti è una delle prove di come situazioni, espressioni, personaggi delle strisce create da Charles Schulz nel 1950 abbiano segnato un modo di esprimersi e di vivere determinate dinamiche. Così come la “notte buia e tempestosa” rappresenta l’incipit per eccellenza, collegandosi all’eterno attacco dei racconti scritti a macchina da Snoopy. Quanto abbiano significato nella vita e nella formazione di scrittori, poeti, giornalisti, opinionisti, saggisti, docenti, editor, registi, filosofi, autori di canzoni, sceneggiatori, oltre a fumettisti e illustratori è raccolto in I Peanuts. Charlie Brown, Snoopy e il senso della vita che, a cura di Andrew Blauner, è uscito due anni fa in America, ma è stato pubblicato in Italia nel febbraio di quest’anno da La Nave di Teseo, con la traduzione di Tiziana Lo Porto e Chiara Baffa. Una raccolta di scritti in cui importanti personaggi della cultura e dell’editoria internazionale, tra cui appaiono anche Umberto Eco e Ivan Brunetti, raccontano il loro rapporto con quelle che sono tra le strisce più rilevanti e famose della storia dei fumetti, sottolineando come la lettura dei Peanuts sia per tutti la rappresentazione illustrata di emozioni e questioni umane che toccano tutti, dall’amicizia all’amore, dalla frustrazione alla fantasticheria. «La cosa interessante in questa antologia di saggi - sottolinea una delle traduttrici italiane, Tiziana Lo Porto - è come quest’opera universale entri in maniera personale e diversa, ma anche come il vissuto individuale diventi un rapporto privilegiato con l’autore e, sentimentalmente, le esperienze, anche se diverse, sono analoghe. Questi saggi, così diversi e tutti così belli, ti colpiscono perché dimostrano una gratitudine verso l’autore. Traducendo quest’opera sentivo un doppio impegno: essere all’altezza dell’autore del saggio che stavo traducendo, ma anche all’altezza di Schulz stesso».
Perché alla fine riflettere sui Peanuts è davvero riflettere sul senso della vita: e la gratitudine per questa finestra aperta sulla realtà da Schulz è resa evidente da tutti i contributi nel libro.
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