IMMERSI NELLA NATURA
Valle Maira: paradiso degli escursionisti

Una lingua di terra in cui la natura, in appena 45 chilometri, mostra più volti di sé: si va dai boschi lussureggianti popolati da querce e castagni a selvaggi e profondi canyon con pareti verticali in picchiata.
Siamo in Piemonte nella bellissima Valle Maira una stretta porzione di territorio nel cuneese compresa tra la Francia ad ovest e la Pianura Padana e attraversata dal fiume Maira.
Se cercate un posto per liberare la mente, fare il pieno di ossigeno e allo stesso tempo vivere emozionanti avventure, questo è la meta ideale. I suoi panorami aspri e mozzafiato sapranno ripagarvi, così come i suoi borghi, lontani da tutto, saranno in grado di coccolarvi al riparo dalla frenesia della città.
Conoscere la Valle Maira è un po’ come fare un salto nella macchina del tempo e attraversare in un colpo solo 4000 anni di storia.
Le ere geologiche hanno caratterizzato questo territorio regalando quella che oggi è una conformazione unica e molto particolare.
Risale a inizio anno l’importante scoperta fatta a 2200 metri di altezza nella zona dell’Altopiano della Gardetta, sono state scoperte delle orme fossili appartenenti a dei rettili molto simili ai coccodrilli.
Sul Monte Roccerè invece tempo fa sono stati scoperti reperti archeologici risalenti all’Età del Bronzo e altri di epoca romana. Nei secoli più recenti invece il territorio è stato molto importante poiché zona di passaggio per scambi commerciali e di uomini con la Francia che hanno portato all’origine di una cultura particolare, quella occitana.
Oggi la Valle Maira è molto gettonata dai più sportivi che possono scegliere tra una serie di escursioni, arrampicate, vie ferrate e gite in mountain bike percorrendo una serie di tour intervallari e transfrontalieri.
Tante le passeggiate tematiche alla scoperta dei laghi alpini, i trekking ad anello che raggiungono le vette alcune delle quali sfiorano e superano i 3000 metri, 24 cime. Ma anche i più pigri e le famiglie con bambini possono trovare percorsi più facili e comodi che permettono di ammirare panorami grandiosi che si aprono sui valloni laterali, come la gita al Monte Estelletta dalla cui cima si apre un panorama unico che abbraccia tutta la valle.
I piccoli borghi che animano la valle sono caratterizzati da un’architettura rimasta legata ai tempi passati e definita con pietra e legno.
Tra le tante chiese ed abbazie che meritano una sosta ci sono sicuramente il santuario di San Costanzo al Monte alle pendici del monte San Bernardo con tre absidi semicircolari, campate con archi a sesto acuto e capitelli gotici, e la cappella di San Salvatore a Macra, uno degli edifici di culto più antichi della valle.
Imperdibile poi la visita alla parrocchiale di Santa Maria Assunta a Elva al cui interno è custodito un prezioso ciclo di affreschi risalente tra il XV e XVI secolo e attribuito al pittore fiammingo Hans Clemer attivo alla corte del marchese di Saluzzo.
Sulle pareti laterali sono narrate le scene più rappresentative della Vita della Madonna, mentre sulla parete del presbiterio appare una Crocifissione di notevole impatto per la sua drammatica.
La parrocchiale di San Pietro in Vincoli a Villar San Costanzo custodisce una lastra di marmo con segni rossastri che la tradizione popolare dice essere la pietra sulla quale è stato decapitato san Costanzo.
Merita una visita anche Caudano con il suo Lazzaretto, un antico ospedale della valle, risalente alla metà del 1400, che veniva utilizzato come ricovero in caso di epidemia e aperto ai poveri, presenta una facciata a vela, portali megalitici, passaggio coperto laterale e rilievi scultorei, ne fanno uno splendido esempio di architettura medievale alpina.
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