IL PERSONAGGIO
Paolo Annunziato, varesino musicista da serie tv

L’informatica applicata alla musica. Eppure antico, moderno e avveniristico si intrecciano nelle capacità di un 28enne, Paolo Annunziato, che è compositore e direttore d’orchestra e che, grazie alla musica, ha unito due passioni, musica e cinema, e ne ha fatto una professione.
«MI SENTO MOLTO VARESINO»
Così Paolo Annunziato che si sente «molto varesino, sono di Taino, sono cresciuto a Varese e ho la città nel cuore anche se sono nato a Roma e nella capitale vivo da sette anni», ha firmato i playback de “Il commissario Ricciardi”, seconda stagione. Un lavoro molto impegnativo a fianco «del grandissimo compositore Nicola Tescari» che ha firmato le musiche della fiction di RaiUno ambientata negli Anni Trenta, con protagonista il commissario di polizia Luigi Alfredo Ricciardi, interpretato da Lino Guanciale, nato dalla penna di Maurizio De Giovanni. «Un’avventura stupenda» commenta Annunziato, che si definisce «un tuttofare della musica». Detto così suona riduttivo, poi si ascoltano le tappe e i dettagli del lavoro svolto e si capisce che è azzeccata e per nulla sminuente la fresca definizione di un ragazzo già arrivato anche se è ancora under 30. E che di strada ne farà ancora. Sintetizza così il lavoro svolto “per” il commissario partenopeo. «Prima ci sono stati i playback sul set a Taranto, Napoli e Roma, da maggio dello scorso anno fino a settembre. Poi siamo passati, con tutto il gruppo, alla composizione, all’orchestrazione e alla registrazione della colonna sonora, a dicembre. Infine abbiamo eseguito il montaggio delle musiche in studio durante il post produzione, finendo a febbraio».
RESPONSABILE DEL PLAYBACK
Detto così, sembra semplice, ma non lo è. «Come responsabile del playback, il mio ruolo è fare sembrare che comparse e attori che hanno parti cantate sembrino verosimili: quello che si vede in scena deve rispecchiare quello che si sente - e si vede - della musica suonata». Nella serie si vede e si sente suonare un mandolino, ma c’è anche una piccola jazz band degli anni Trenta. «E poiché rispetto alla composizione di una jazz band moderna ci sono aspetti ben diversi, ho dovuto cercare per esempio una batteria che fosse arcaica e che si potesse mettere a disposizione e lo stesso discorso vale per il sassofono». Così oltre che esperto musicale, Paolo Annunziato ha vestito un po’ i panni dello scenografo. Nella serie c’è poi il personaggio di Livia Lucani, soprano talentuoso interpretata dalla bravissima Serena Ianziti. Insomma, nella serie la musica domina. Non si pensi però che l’esperienza sia stato il primo banco di prova importante, per il compositore varesino.
LE COLLABORAZIONI
Giusto per citare altre produzioni cui ha collaborato: “Mare Fuori” («tutte le scene in cui Filippo e Naditza suonano il piano le ho curate io»), “La Porta Rossa”, “L’Allieva”, “Speravo de morì prima” e “La legge di Lidia Pöet”. In attesa di essere consacrato da vice o assistente a compositore per produzioni cinematografiche celebri, Paolo Annunziato sta già lavorando in veste di direttore artistico al concerto di Ferragosto a Sauze d’Oulx (Salice d’Ulzio): appuntamento immancabile nell’estate piemontese. Quest’anno, con i brani più belli della filmografia hollywoodiana.
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