SARAH MAESTRI
«La fede mi ha cambiato la vita»

«La fede è il dono più prezioso che io abbia mai ricevuto, quello che spero di non perdere mai». Un’infanzia complicata, vissuta purtroppo a stretto contatto con i medici tra le corsie degli ospedali. Poi la reazione, la straordinaria forza di volontà di una ragazza solo apparentemente fragile, capace di farsi strada nel mondo del cinema e della Tv.
Per l’attrice luinese Sarah Maestri, 40 anni, la religione rappresenta da tempo un baluardo, un porto sicuro. Tanto più ora che nella sua vita c’è pure una figlia.
«Come raccontato nella nuova edizione del mio romanzo “La bambina dei fiori di carta... 10 anni dopo è tutta un’altra storia”, la conversione mi è arrivata nel momento del successo legato al film “Notte prima degli esami” (era il 2006, ndr). In quel periodo - racconta la protagonista di tanti film e fiction di successo - avevo tutto ciò che pensavo potesse e dovesse rendermi felice, invece per assurdo ho sentito un vuoto attanagliarmi l’anima, il buio avvolgermi, quel buio che da sempre mi aveva fatto paura. È in quel momento di profonda solitudine che ho compreso come la malattia infantile non mi avesse fatto paura perché avevo accanto a me giorno e notte la mia mamma ad amarmi oltre ogni cosa. In quel preciso momento ho compreso che il segreto per tutto è amare ed essere amati. E nella fede ho ricevuto una carezza d’amore per l’eternità».
Quando ha incontrato la comunità Nuovi Orizzonti e che cosa l’ha spinta ad entrarvi ed a sostenerla? «È stata una “Dioincidenza”, il Signore ha tanti modi per manifestarsi. Sono entrata in una piccola chiesa a Roma, vi erano alcuni giovani, molti dei quali ex tossicodipendenti. Erano lì in ginocchio a ringraziare e lodare Gesù, non riuscivo a smettere di piangere. Io ero cresciuta all’oratorio, avevo sempre saputo dell’esistenza di Dio, eppure, ahimè, quante volte gli avevo girato le spalle. Loro invece l’avevano appena incontrato e non avevano alcuna intenzione di lasciarlo. Lo ringraziavano nonostante le palesi sferzate ricevute nella vita, le evidenti sofferenze subite. In quel preciso momento ho visto con i miei occhi vite cambiare, ho visto l’amore vincere. Il carisma di “Nuovi Orizzonti” contempla la discesa di Cristo agli inferi, l’incontro con la morte per diffondere nel mondo la gioia della resurrezione». Quando trova il tempo per la fede, per la preghiera, per la comunità? «La preghiera di cuore, il dialogo interiore con Dio vorrei occupasse il cento per cento della mia vita. Purtroppo come tutti, nonostante abbia la piena consapevolezza che quella è l’unica strada per giungere alla gioia piena, inciampo ancora nelle distrazioni da essa. La comunità per me è il mondo, sono i piccoli gesti che possono rendere grande la rivoluzione d’amore, “confortatevi a vicenda e siate d’aiuto gli uni agli altri” (1TS 5,11)».
Come è visto nel mondo dello spettacolo chi vive nella fede? «Dio ama tutti i suoi figli e non fa distinzioni. Il mondo dello spettacolo è formato da persone che hanno le stesse esigenze e spesso le stesse ferite, come tutte le altre. La comunità di “Nuovi Orizzonti” è frequentata da molti artisti, fra i tanti Nek, Lorella Cuccarini, Andrea Bocelli».
Quanto è stato importante il sostegno della fede e della stessa comunità nel lungo percorso che l’ha portato all’adozione di sua figlia? «La prima famiglia che Alesia ha incontrato venendo in Italia è stata quella della mia comunità di “Nuovi Orizzonti”. In quel periodo abitavo a Roma e le mie giornate erano vissute a stretto contatto coi miei fratelli. Alesia è stato il mio vero “sì” d’amore a Dio. Per questo non ho mai smesso di lottare, mi era ben chiaro nel cuore la frase che Chiara Amirante, la nostra fondatrice, ripete spesso: “Tutto passa, solo l’amore resta”. Ed io quella bambina ho voluto amarla con tutta me stessa».
Ha da poco ripubblicato il suo romanzo aggiungendo un nuovo capitolo. «“La bambina dei fiori di carta” è un libro scritto nel momento buio della mia vita, in cui provavo a dare un senso e una risposta a quel dolore che mi attanagliava il cuore. A distanza di dieci anni, in cui la mia vita è totalmente cambiata, stravolta da un amore puro e smisurato, mi è sembrato giusto condividere con tutti il segreto che ha permesso tale cambiamento: la fede».
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