SCRIVERE
Foglio e penna contro le paure

Scrivere. Durante l’emergenza da Coronavirus. Scrivere per esternare le proprie paure, le proprie emozioni. Scrivere non per forza per essere letti da altri, ma per pensare, per riflettere, per farsi coraggio.
In un momento difficile, drammatico, in un momento in cui si è chiusi in casa e, al di là dei social, delle serie tv, della lettura, ci si ritrova più facilmente a parlare con se stessi e ad ascoltare i propri timori e le proprie ansie, ma anche a sognare come potrà essere dopo, ecco che scrivere ciò che ci si muove dentro, o anche una storia che ci viene a chiedere di essere raccontata può diventare qualcosa di più.
Può quasi essere una terapia. E può aiutare chi della scrittura ha fatto un mestiere, ma anche chiunque di noi senta il bisogno di mettere nero su bianco ciò che prova. Quasi fosse una sorta di diario.
«La scrittura in un periodo come questo ha due funzioni – spiega Filippo Mittino, psicologo e psicoterapeuta, oltre che scrittore, per il quale la narrativa è da sempre un tema di lavoro -. La prima è la memoria di quello che sta accadendo. Un fatto storico nuovo, per cui tenere una sorta di diario non solo sui nostri stati d’animo, ma anche su ciò che succede, da rileggere, aiuta a dare una prospettiva. È un po’ un bilancio sulle nostre fragilità e ragionarci aiuta a trovare le risorse anche per affrontare eventuali traumi futuri».
Inoltre, aggiunge, «poter scrivere, dare spazio alla scrittura anche dedicata ai desideri, ai sogni è importante, perché forse è proprio un tempo per sognare il futuro e che cosa poter realizzare. La scrittura è anche una modalità per guardare le cose fuori di noi, guardare con occhi differenti».
Un discorso che vale per tutti, per gli adulti, ma che è anche una forma molto utile per gli adolescenti. «Questa sorta di diario – sottolinea Mittino – passa non solo attraverso la scrittura, ma anche attraverso altri oggetti e forme in maniera libera, dal disegno al fumetto, alla musica a stili che ci sono più affini e che non sono semplicemente passatempi, ma diventano emozioni».
E di emozioni e di sentimenti, dalla paura allo smarrimento, sono piene anche le riflessioni della maggior parte degli adolescenti, come testimonia Laura Veroni, giallista varesina docente di lettere alla scuola secondaria di primo grado Vidoletti di Varese. «Fin dai primi giorni di chiusura delle scuole – spiega -, attraverso una lettera inoltrata con il registro elettronico ho chiesto ai miei studenti di terza di raccontare in un tema di riflessione i loro sentimenti, le loro emozioni. Sono emerse riflessioni profonde: la paura, più che per sé per i loro nonni, ma anche un senso di smarrimento».
Come scrittrice, invece, lei sta utilizzando molto il suo blog. Il significato più forte della scrittura in un momento come questo è sottolineato anche da chi scrive per professione.
«I primi giorni di isolamento sono volati e non me ne sono quasi accorto – racconta quasi confidando un segreto a questo proposito Marco Buticchi, uno dei più grandi autori italiani molto amato anche sul territorio varesino dove è stato ospite di numerosi festival -. Ero alle ultime battute del mio nuovo romanzo. E allora, tra tensioni, colpi di scena, pericoli e rivincita del bene, il tempo di costrizione non ha gravato sulla mente. Adesso non vedo l’ora che l’amore che si prova per ogni nuova creatura “decanti” e mi consenta di rileggere a mente fredda per correggere, ripulire, rimettere a posto la prima stesura. Mi sono, oggi, reso conto ancor di più che cosa significhi scrivere per me: un modo per estraniarsi dalle magagne del mondo anche in casi come questi, in cui l’emergenza è pressante e globale. Mi sono allora chiesto se questa metodologia non sia applicabile anche alla lettura. Pensate quante emozioni ci regala immaginare… E quanto l’immaginazione ci sollevi dalla quotidianità. Se non ci fossero i sogni, la nostra vita sarebbe piatta. Se non ci fossero ambizioni, esperienza, comunicazione, sentimenti, anche la vita stessa non sarebbe più un meraviglioso miracolo. Una pagina scritta racchiude in sé tutte queste qualità».
E lancia un invito a tutti: «Leggete e scrivete e il brutto tempo passerà più in fretta».
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