GIOCHI D’AMORE
Sesso fuori dagli schemi

Ghiaccio, zenzero e pistacchio. Ancora pennarelli colorati, candele, mascherine per dormire. Fino ad arrivare a corde e collari. Cosa avranno in comune questi elementi? Sono legati dalla leggerezza alternativa di una sessualità curiosa e piccante per provare emozioni differenti. O come si usa dire nel gergo «kinky», non ordinarie e tradizionali. Del resto c’è chi ha fatto fortuna esplorando una dimensione privatissima e andando a sdoganare l’universo sotto le lenzuola che con ironia come nel caso di Carlo Verdone ha parlato di «Fàmolo strano» mentre Cinquanta sfumature E. L. James ha cambiato l’approccio alla sessualità a livello planetario parlando di “giochi di ruolo” con bondage e pratiche dominatore - sottomessa. A svelare l’approccio alternativo alla sessualità con percorso in dodici esperienze è Andrea Farolfi, esperto in educazione sessuale, che ha scritto il libro Be kinky! edito da Giunti con le illustrazioni di Eugenia Carraro. Un inno alla libertà lasciando libera l’immaginazione e senza pregiudizi come racconta l’autore in una lunga intervista telefonica. «C’era bisogno di un libro che parlasse di sessualità trasgressiva, kinky appunto, in quella che una terra di mezzo aprendo a un mondo con aspetti ludici, trasgressivi, di divertimento e che fosse allo stesso tempo educativo e informativo per comprendere alcuni aspetti e spiegarli». L’obiettivo è quello di far cambiare atteggiamento nei confronti della sessualità, dando stimoli e anche abbattendo il disagio. Da esperto della vita di coppia e della dimensione più intima Farolfi parla con leggerezza proprio andando a trasmettere la dimensione ludica: «Accompagno in un percorso in quelli che sono giochi sensoriali e legati al benessere ed essere soddisfatti in ambito sessuale vuol dire realizzare i propri desideri, ascoltare attivamente e scoprire un altro mondo appagante di vivere la propria intimità». Da qui anche un stretto rapporto con l’autostima perché come spiega l’esperto di formazione: «A una certa età è normale che si faccia più sesso, il che contribuisce a una maggiore autostima e autoefficacia. La domanda che mi viene posta con maggiore frequenza è cosa si possa fare per avere una sessualità soddisfacente. Alla base c’è la comunicazione e ascoltare i propri desideri. Spesso non si parla per vergogna, pudore, condizionamenti e mancanza di comunicazione oltre agli stereotipi che lavorano contro la nostra sessualità». E dunque la sessualità si snoda da quella accettabile per la morale comune, la cosiddetta “vanilla” per arrivare al pistacchio, gusto saporito, inaspettatamente salato e non apprezzato da tutti. In questo gergo si muove il mondo kinky e Bdsm che per Farolfi richiedono consapevolezza e rispetto: «I tre principi di questo sesso sono sicuro, sensato e consensuale, il prerequisito di ogni attività». Per chi pensa di avere qualcosa fuori posto rispetto a certi desideri erotici? «Il test da farsi è molto semplice: se il nostro desiderio non reca danno a noi o agli altri, non ci crea disagio e non influisce negativamente nell’ambito della nostra quotidianità, non è un disturbo». Non resta che trasgredire giocando, con consapevolezza.
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