LE APPLICAZIONI
Un agente segreto contro i pirati in azione nel web
Il 56% delle imprese usa l’Intelligenza artificiale per la cybersecurity. Questo mercato raggiungerà la cifra di 133,8 miliardi di dollari entro il 2030

L’Intelligenza artificiale è per sua natura un ottimo alleato e una barriera naturale, efficiente e in costante aggiornamento, contro cyber pirati e criminali che fanno delle attività informatiche gli strumenti per i loro business illegali. L’IA insieme all’apprendimento automatico (Machine learning) sono strumenti sempre più preziosi con un’ampia applicazione e destinati entrambi ad avere un ruolo di primo piano nella sicurezza informatica. Quello della “sicurezza informatica” è stato uno dei primi settori a cominciare a sfruttare le tecnologie di Intelligenza artificiale. In una logica di contrasto all’attività dei cyber criminali, infatti, la versatilità offerta dall’AI rappresenta uno strumento estremamente utile per tenere il passo con le tecniche sempre più complesse e dinamiche utilizzate dai pirati informatici per violare i sistemi aziendali. Negli ultimi anni, l’IA ha rivoluzionato molti settori, inclusa la cybersecurity. Tuttavia, affidarsi a sistemi di AI per la sicurezza informatica comporta rischi significativi e forse l’illusione dell’invulnerabilità.
Sono già innumerevoli le applicazioni della IA alla sicurezza informatica, così come in tanti altri aspetti nei quali AI permette una sorta di automazione dell’intelletto umano, ma non mancano i rischi e le incognite legate ad un mondo in continua evoluzione. Uno dei dubbi più rilevanti riguarda il principio conosciuto come “Trusted Computing Base”: a parità di condizioni, meno sistemi sono utilizzati e maggiore è la sicurezza generale. Oltre al fatto che gli esperti sono concordi nel ribadire che la sicurezza informatica sia un processo, non una tecnologia, e invece l’IA sia proprio una moderna e sempre più sofistica tecnologia. Tuttavia, entrambi gli strumenti, Intelligenza artificiale e Machine learning (AI e ML) giocano già oggi un ruolo cruciale nel campo della cybersecurity, fornendo strumenti avanzati per identificare, prevenire e rispondere alle minacce in modo più efficiente.
Secondo le ultime ricerche dell’Osservatorio Data Security and Protection, il 56% delle imprese italiane ha già introdotto tecnologie di intelligenza artificiale in cybersecurity e il 22% sta impiegando i nuovi strumenti in modo estensivo. Oltre a questo, altri numeri recenti ci rivelano che il 74% delle imprese subisce attacchi esterni basati sulla tecnologia della IA, il 60% ritiene di avere difese informatiche inadatte ad affrontare attacchi basati su IA, mentre il 96% ritiene che le tecnologie di sicurezza basate su IA migliorino velocità ed efficienza per prevenire e provvedere ad attacchi informatici. Altri numeri molto importati: secondo “Acumen Research and Consulting”, una società leader nel settore delle indagini di mercato e consulenza che ha il suo osservatorio in India, uno dei Paesi leader nel campo del digitale e delle innovazioni informatiche, il mercato globale dei prodotti di cybersecurity basati sull’IA raggiungerà la cifra di 133,8 miliardi di dollari entro il 2030. Tra i vantaggi assicurati alle imprese nella protezione dei loro sistemi informatici aziendali, l’IA garantisce protezione attraverso un rilevamento avanzato delle minacce, grazie alla capacità di elaborare enormi volumi di dati e intercettare i segnali di potenziali attacchi, una risposta rapida agli attacchi stessi, grazie alla possibilità di automatizzare, ottimizzare e accelerare le azioni controffensive, e una difesa sempre aggiornata, poiché gli algoritmi di Machine learning possono essere addestrati continuamente con nuovi dati per adattarsi alle minacce emergenti.
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