SPETTACOLI
Una danza sospesa tra reale e sovrannaturale
Lo spettacolo, in prima milanese al Menotti, omaggia l’immaginario del grande regista
Un viaggio sciamanico nel Limbo, il confine tra la vita e la morte. Un’esperienza che lascia sospesi tra sogno e realtà, in cui i generi si intersecano, dove il testo drammaturgico, la danza e la musica si fondono. Da un’idea di Federico Fellini, che spesso sognò di realizzare un’opera su questo tema, un’odissea nell’aldilà con un tocco dantesco, mai realizzato, il progetto prende vita a teatro on la Compagnia NoGravity, su coreografie di Emiliano Pellisari e Mariana/P, portando gli spettatori in un percorso visionario dove la protagonista, un Fellini trasposto nel corpo e nella mente di una donna, rivive momenti intensi e risolutivi con le figure chiave della sua vita. Fellini Dream è uno spettacolo, in prima milanese al Menotti, che rende omaggio all’immaginario e alla genialità di Fellini, riportando nel suo universo onirico e senza tempo e trasportando sul palco la sua anima cinematografica e visionaria. I confini e le distanze tra drammaturgia e danza vengono aboliti attraverso un percorso coreografico proprio cinematografico dove il testo è nascosto ma è dietro ogni scena, ogni azione scritta. Su musiche di Nino Rota, un lavoro che crea immagini e figure attraverso l’uso dei corpi, con gli attori e i danzatori che, guidati da una poetica sospesa tra il reale e il sovrannaturale, si muovono in chiave visiva in un gioco tra verticalità e leggerezza, incarnando la dimensione ultraterrena. Solo cedendo alla gravità, la protagonista raggiunge la pace e l’elevazione, riflettendosi nello specchio come una figura leggera nel cielo. Accanto a lei, Virgilio, la guida in questo viaggio iniziatico. Lo spazio scenico è veramente modificato dal corpo danzante, legato all’uso di attrezzi di scena, invenzioni ingegneristiche, macchinari teatrali. In quel rapporto uomo-macchina che trasforma lo spazio sensoriale imponendo nuove tecniche coreografiche che la Compagnia ha sviluppato negli anni e che oggi rappresentano il marchio distintivo di Emiliano Pellisari e Mariana/P. Autore, regista, coreografo, costumista e scenografo, le chiavi della poetica di Emiliano Pellisari sono la bellezza, il sogno, la meraviglia, l’illusione, in un percorso artistico che riprende la tradizione artigianale della bottega dell’arte italiana dove sono presenti tutti i mestieri dell’arte teatrale, dalla scenotecnica ai costumi, dalla scrittura del testo alle coreografie. Mariana Porceddu, in arte Mariana/P, la protagonista, è una danzatrice di formazione classica, coreografa e performer.
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