IL PROGETTO
Babbo Natale passa dai nonnini

Non solo elfi. Babbo Natale ha anche nipoti. E ne ha tanti, a giudicare dalla velocità con cui esaudiscono i desideri dei nonni. I Nipoti di Babbo Natale è un progetto che, lanciato nel 2017 da Katerina Neumann, una ragazza originaria della Repubblica Ceca, è stato raccolto dall’associazione Un Sorriso in Più onlus che si prende cura di anziani e minori in situazioni di disagio. Ed è arrivato al suo terzo anno, con un pensiero a chi il Natale lo trascorrerà lontano da casa. Ancora di più in un anno come questo, con il l’epidemia legata al covid che rende ancora più complicato anche vedere parenti che si hanno ancora.
E così, partendo da desideri espressi da anziani ospiti in case di riposo di tutta Italia, di cui nove sono in provincia di Varese, chi intende diventare, anche se virtualmente, un “nipote” legato a Babbo Natale e a un nonno che in qualche modo viene adottato, non deve fare altro che collegarsi al sito del progetto, scegliere il dono visualizzando quelli espressi nella sezione “desideri” e cliccare sul tasto “voglio regalare”.
Compilando un modulo, riceverà la conferma dell’associazione e della struttura dove si trova l’anziano al quale il dono potrà essere spedito o consegnato di persona, accompagnato dalla comunicazione dei dati di questo particolare nipote. I desideri dei nonni sono raccolti e inseriti nel sito dalle case di riposo aderenti: non è previsto l’invio di denaro alle strutture, ma il dono degli oggetti desiderati dall’anziano scelto che dovranno essere nuovi.
E per ogni dono inviato o consegnato di persona alla struttura, la casa di riposo invia un feedback di ricezione al nipote stesso. Oltre a oggetti, gli anziani possono esprimere come desiderio quello di vivere un’esperienza: in questo caso i dettagli organizzativi vengono concordati tra la casa di riposo e il nipote. E scorrendo la lista si scoprono non solo i doni desiderati, ma anche tanti ricordi teneri che i nonni affidano ai nipoti di Babbo Natale per farsi conoscere meglio: dall’anziana costretta in carrozzella che chiede un golfino con i bottoni confessando che fin da quando era giovane la chiamavano “ghiacciolina” perché aveva sempre freddo, al nonno che desidererebbe un panettone con vino frizzante che gli ricordano le feste trascorse in famiglia.
E ancora chi vorrebbe un cucciolo di cane assicurando che nella struttura hanno un giardino, chi si accontenta di una scatola di pennarelli o matite colorate echi confessa la sua grande passione per Albano e Orietta Berti e il desiderio di avere un loro cd.
«Si tratta di un modo per raggiungere persone e non farle sentire isolate – sottolinea Laura Bricola di Un Sorriso in Più -. Quest’anno, poi, il messaggio è ancora più forte e la cosa meravigliosa e commovente è stato notare il lavoro degli operatori nelle case di riposo: in una situazione già complessa non si sono tirati indietro davanti all’impegno di raccogliere i desideri, caricarli in piattaforma, gestire poi l’aspetto della consegna e i feedback, ma hanno mostrato il loro grande cuore nel voler far stare bene i “loro” anziani».
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