PALAZZO ESTENSE
Ristorni e bagarre: consiglio comunale sospeso a Varese
Boldetti accende la miccia, il sindaco interviene. Poi i cartelli contro la Lega e l’abbandono
I ristorni dei frontalieri infiammano il consiglio comunale di Varese: bagarre in aula e seduta momentaneamente sospesa dopo che i consiglieri del Partito Democratico hanno alzato dei cartelli contro la Lega e il taglio dei 4 milioni dei fondi derivanti dalle tasse pagate dai lavoratori lombardi in Svizzera.
ANIMI ACCESI
Ad accendere la miccia l’intervento del consigliere PdL Luca Boldetti: «Ho chiesto chiarimenti su una pregiudiziale alla discussione di bilancio, che comprende anche quei 4 milioni di ristorni che in realtà non ci sono. Ho posto un problema tecnico». Che è suonato come uno politico. Un assist in clima teso sulla questione ristorni. La scintilla che ha fatto esplodere la miccia che non aspettava altro che brillare. A prendere la parola è stato direttamente il primo cittadino, visibilmente alterato: «Ci vuole un ingrediente fondamentale per fare bene il rappresentante: l’amore e la lealtà. Amore perché quando si amministra la cosa pubblica bisogna fare di tutto all’interno di quello che prevede la normativa per fare il meglio possibile – l’ha presa larga Galimberti –. La questione pregiudiziale appena posta, per un fatto accaduto non in via definitiva, rappresenta a mio avviso un atteggiamento che c’è stato per troppo tempo in questa città. Quello di non attenzione agli interessi dei varesini, alle piccole cose che il sindaco dei ragazzi questa sera ha sottolineato. E quei fondi che sono stati tagliati contro l’amore per la città. Quello che accaduto è un oltraggio a questo consiglio comunale».
I CARTELLI
E poi è andato in scena uno spettacolo evidentemente già preparato: i consiglieri di maggioranza si sono alzati in piedi e hanno mostrato una serie di cartelli contro la Lega. Ne è scaturita una bagarre, con i consiglieri dell’opposizione che hanno abbandonato l’aula e la seduta è stata sospesa. Poi il rientro.
LA SPIEGAZIONE DEL PD
«Abbiamo voluto manifestare nell’aula che rappresenta le cittadine e i cittadini di Varese la nostra contrarietà verso una norma chiaramente pensata contro la città di Varese - ha spiegato poi Giacomo Fisco per il Partito Democratico. - Se qualcuno pensa di colpire la nostra parte politica con questo provvedimento non capisce che in realtà sta colpendo i servizi essenziali a favore dei cittadini. Anni fa la Lega urlava in piazza “Roma Ladrona”. Oggi la Lega, che sta e governa a Roma, è invece la prima promotrice di tagli milionari alla nostra città».
IL BILANCIO E GLI ORDINI DEL GIORNO
La seduta è proseguita con la discussione del bilancio del Comune di Varese e si torna in aula domani sera per gli ordini del giorno. Quattro quelli presentati. Quello della Lega con la richiesta di adozione di misure in favore della mobilità ed autonomia delle persone cieche e ipovedenti, l’istituzione dei “buoni taxi” per alcune categorie di cittadini, nonché la realizzazione di apposite misure per garantire il diritto alla mobilità dei giovani e la sicurezza stradale. Un ordine del giorno del Pdl. E due della maggioranza: un di nuovo sul tema ristorni e uno per inserire, in tutti gli atti amministrativi, l’importo preciso risultante dal bilancio comunale della riduzione o incremento dei trasferimenti del Governo.
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