L’ITINERARIO
I 1600 anni della fascinosa Serenissima

Un posto magico che non stanca mai, neppure dopo dieci o cento visite. Non bastano una vita e mille viaggi per conoscere per intero la bellezza senza tempo di Venezia.
La città della laguna rientra in quei posti che hanno un’aura magica, dove si ha sempre voglia di tornare: un amore che non si esaurisce mai. Un motivo in più in questo 2021, cogliendo l’occasione per celebrare il compleanno numero 1600 della città, fondata il 25 marzo del 421. A dispetto dell’età, il suo fascino resta immutato, dall’epoca dei Dogi quando era la Serenissima all’attualità con l’ambizione di diventare la “più antica città del futuro”. Capitale dell’artigianato e del turismo, è la città italiana più conosciuta e sognata del mondo. Nata grazie agli ingegnosi pescatori che si inventarono un sistema di fondamenta basato sui pali di legno, la nascita dei più storici edifici Venezia si basa sulla fondazione indiretta: il nucleo originario è stato edificato come se fosse in una palude poco profonda, fino a raggiungere uno strato di terreno particolarmente duro e compatto di argilla, detto caranto. Per sapere come i veneziani si procuravano i pali, andate al museo Correr e cercare il dipinto del disegnatore olandese Jan Grevembroch che ha realizzato l’acquerello dei palificatori. Ci sono dei punti fermi per un giro a Venezia: piazza San Marco, il ponte di Rialto e un giro all’omonimo mercato. Consigliate anche le visite al Teatro della Fenice e alla Scala Contarini del Bovolo a cui aggiungere una gita fino all’isola di Burano, famosa per i merletti, i biscotti buranei e le case color pastello, un luogo ideale per immergersi in una vera e propria cromoterapia. Abbiamo chiesto tre posti da visitare a una delle ambasciatrici di Venezia nel mondo: si tratta di Antonia Sautter, imprenditrice, stilista e artista che Stanley Kubrick scelse per creare le maschere del suo ultimo capolavoro, Eyes wide shut: «Per farsi entrare Venezia sottopelle consiglio la passeggiata alle Zattere verso l’ora del tramonto. Una lunga camminata lasciandosi il sole alle spalle il sole per godersi il cielo che ogni giorno assume colori e sfumature differenti. Una esplorazione in una zona lontana dalle rotte del grande turismo di massa per arrivare alla punta della Dogana dove ammirare la laguna, l’isola di San Giorgio e piazza San Marco; per poi svoltare e andare alla mia chiesa preferita, la Basilica Santa Maria della Salute ». Un altro giro molto veneziano e fuori dalle rotte battute dal turismo di massa è legato a una esperienza, spiega Sautter: «Sono molto legata a Pellestrina perché è il luogo di origine di mia madre e di mia nonna Antonia di cui porto il nome. È una esperienza unica: si arriva dal Lido e consiglio di noleggiare una bicicletta per arrivarci. Sarà un giro unico con una pedalata corroborante. Pellestrina è una sottile lingua di terra sospesa per 11 chilometri fra mare Adriatico e laguna». È un piccolo borgo diviso in sestieri, da nord a sud, Scarpa, Zennari, Vianelli e Busetti, che prendono il nome dalle quattro famiglie inviate dal podestà di Chioggia a ripopolare l’isola devastata dai Genovesi nella guerra contro Venezia verso la fine del Trecento. Zona oasi Lipu, amatissima da chi ama angoli raccolti e quasi sconosciuti, alla scoperta dell’essenza della venezianità. Infine l’ambasciatrice della città suggerisce di godere della visione dall’alto per una prospettiva più ampia. «Bisogna assolutamente salire sul campanile di San Marco, io lo faccio spesso e consiglio vivamente di farlo, perché Venezia vista dall’alto è commovente». Il prossimo giro che programmerete a Venezia sarà per vivere una esperienza. Inserite anche una tappa alla libreria Acqua Alta a Santa Maria Formosa nel sestiere Castello: Oltre 100mila volumi sistemati fra una gondola e una vasca da bagno. Ma l’angolo più ambito è l’uscita di sicurezza: porta aperta sul filo del canale in cui ci sono un divano e delle poltroncine. Il posto ideale per aprire un libro e immergersi nella lettura. E sognare, prendendo fiato di fronte all’immensità di Venezia.
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