TERNI
A Terni per Gesù una mangiatoia rossa come le panchine contro i femminicidi
(ANSA) - TERNI, 21 DIC - Quest'anno Gesù Bambino nasce su una
mangiatoia rossa. Un rosso che richiama la panchina simbolo
della lotta contro il femminicidio e che diventa il cuore del
presepe realizzato dall'Istituto di studi teologici e
storico-sociali di Terni, allestito presso il Cenacolo San
Marco. Una rappresentazione che parla all'attualità e che, allo
stesso tempo, scende in profondità nel Vangelo, rileggendolo
come messaggio radicale contro la violenza di genere.
"Non è soltanto un modo per parlare di ciò che accade quasi
ogni giorno - ha spiegato all'ANSA il direttore dell'Istituto,
Arnaldo Casali - ma un modo per andare davvero a fondo nel
Vangelo, che ci parla anche di femminicidio e ci propone un
modello di uomo virtuoso in un'epoca in cui sembra che tutti gli
uomini debbano essere criminalizzati". Quel modello è Giuseppe.
"Secondo la legge del tempo - ha ricordato Casali - aveva il
diritto di far uccidere Maria, invece decide di salvarla, di
ripudiarla in segreto, difendendo la sua dignità senza volerle
fare del male. E lo fa ancora prima dell'apparizione
dell'angelo. Giuseppe sceglie di non esercitare violenza". Una
scelta che diventa fondamento di una nuova storia: "Da quella
mancata violenza - ha sottolineato Casali - nasce non solo il
cristianesimo, ma la nostra epoca e se oggi siamo nel 2025 è
perché Giuseppe, quel giorno, fece quella scelta".
Il presepe si sviluppa su tre livelli simbolici. Alla base,
scarpette rosse che richiamano le vittime di violenza. Al
centro, la capanna con Maria, Giuseppe e Gesù. Intorno, altri
bambinelli soli. "Sono i bambini che restano soli dopo la
violenza di genere - ha spiegato Casali - dopo gli
omicidi-suicidi, dopo storie spezzate. Bambini che, a differenza
di Gesù, non hanno avuto un padre capace di vincere l'istinto di
violenza".
In alto, figure lontane, segno dell'indifferenza: "Perché la
violenza di genere - ha concluso il direttore - cresce anche
quando chi è vicino si volta dall'altra parte".
Il presepe sarà anche al centro di un incontro pubblico che
si terrà oggi pomeriggio alle ore 17, con la teologa Lilia
Sebastiani. L'esposizione resterà visibile eccezionalmente fino
al 25 novembre 2026, Giornata internazionale contro la violenza
sulle donne, all'indomani della 22esima edizione del "Terni film
festival", che ogni anno dedica un focus proprio a questo tema.
(ANSA).
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