IL DIBATTITO
Albergo alle Ville Ponti: l’apertura e i paletti del Comune
Disponibilità al confronto. Ma Civati sottolinea: fondamentale evitare consumo di suolo
La proposta avanzata dalla Camera di Commercio di realizzare una struttura ricettiva alle Ville Ponti di Varese ottiene una «disponibilità al confronto» da parte di Palazzo Estense. «Nei documenti che sono stati pubblicati qualche settimana fa sul sito del Comune, ovvero nel rapporto di Valutazione ambientale strategica del Pgt, in cui vengono date indicazioni precise seppur in linea di indirizzo, non c’è una posizione ultimativa sul colle di Biumo - precisa l’assessore all’Urbanistica Andrea Civati, che aggiunge -: l’indirizzo dello sviluppo turistico del colle di Biumo è in linea con la vocazione che vogliamo dare alla città. Non c’è una preclusione rispetto a questo tipo di percorso. C’è invece un “no” definitivo per il progetto del 2009, che prevedeva di costruire un nuovo grande albergo nel parco nelle ville Ponti. Posso confermare la contrarietà a quel tipo di progetto, che è un po’ fuori dal tempo rispetto ai principi che abbiamo oggi nei confronti del consumo di suolo. Ma non c’è una preclusione su un ragionamento diverso di sviluppo delle Ville Ponti, purché ci sia il rispetto del contesto storico e ambientale del sito».
«Coerenza»
In altre parole, Civati puntualizza «l’apertura al tema dell’attrattività turistica del Colle di Biumo, sottolineando nello stesso tempo la necessità di tutelare il contesto ambientale e architettonico, in coerenza con il principio di valorizzazione degli spazi verdi della città». Restano però tante questioni aperte. Una fra tutti: il progetto spiegato l’altro giorno alla Prealpina da Mauro Vitiello, presidente alla Camera di Commercio, prevede la realizzazione di costruzioni «rispettose dell’ambiente, che si integrano in maniera armoniosa negli spazi in cui sorgerebbero». Non dunque un nuovo grande albergo, ma - riprendendo le parole del presidente - «una nuova ricettività distribuita e di alta qualità, contenuta nel numero di camere, dai piccoli volumi e coerente con la visione, condivisa dagli operatori economici, di un territorio che vuole investire sulla sua vocazione turistica, culturale e congressuale». Un’edilizia che però, per quanto minimalista, prevede comunque consumo di suolo: il Comune potrebbe dirsi favorevole? L’assessore Civati rimanda il tema a un confronto specifico sul progetto.
Il sindaco: «Sul turismo si fa tanto»
Sempre durante l’intervista in Prealpina, Vitiello si è detto dispiaciuto della mancata adesione di Palazzo Estense alla Fondazione Welcome Varese lanciata dalla Camera di Commercio, a cui partecipano circa 40 comuni tra Busto Arsizio, Saronno, Gallarate, Castellanza, Luino e Laveno. Nella Fondazione si giocano progetti e iniziative importanti per lo sviluppo del territorio, come il sostegno offerto ai giovani che scelgono di trasferirsi a vivere a Varese. Sulla mancata adesione alla Fondazione, il sindaco di Varese Davide Galimberti commenta: «Non ci siamo perché sul turismo stiamo già facendo tanto come Comune».
© Riproduzione Riservata


