PALERMO
Ex prefetto al gip, su guanto ho fatto confusione
(ANSA) - PALERMO, 25 OTT - "Io entro in uno stato di
confusione e ansia. Avrò detto una cosa interpretata male. Mi
protesto innocente. Probabilmente ero agitato quando ho detto
quelle cose. Non so come è venuto fuori il nome di Lauricella,
non so dirlo". Sono le prime dichiarazioni rese al gip durante
l'interrogatorio preventivo dall'ex prefetto Filippo Piritore,
arrestato ieri con l'accusa di depistaggio. Avrebbe contribuito,
mentendo, a far perdere le tracce del guanto in pelle lasciato
nell'auto usata per la fuga da uno dei killer dell'ex presidente
della Regione siciliana Piersanti Mattarella."Io non ho
occultato nulla - ha aggiunto - qualcuno mi avrà detto di
procedere in quel modo, forse i miei dirigenti dell'epoca. Io ho
fatto solo il mio dovere".
"Ai tempi ero alla sezione rapine, il mio superiore era il
dottor Contrada ma non avevo rapporti personali con lui - ha
continuato Piritore, allora funzionario della Squadra Mobile di
Palermo - Il 6 gennaio (giorno del delitto ndr) sono stato
contattato a casa e mi sono recato sul posto dove era stata
trovata l'autovettura. Non ricordo chi c'era ma qualcuno era già
lì". Ai pm nel 2024 e nelle relazioni degli anni scorsi il
funzionario aveva detto di aver dato il guanto a un agente della
Scientifica, che lo ha smentito, che lo avrebbe dato all'allora
pm Piero Grasso che ha sempre dichiarato di non aver mai
ricevuto l'oggetto. Il guanto sarebbe poi stato dato a un altro
poliziotto, Lauricella. Ma nessun Lauricella, allora, era in
servizio alla Scientifica. (ANSA).
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