IN QUOTA
Malore al valico: donna soccorsa dalla polizia di frontiera
Escursionista si sente male al passo San Giacomo, 2.300 metri di quota, in val Formazza. Controlli nell’area montana: registrate 10.000 presenze

Escursionista si sente male al Passo San Giacomo, soccorsa dalla Polizia di Frontiera. Da questa bocchetta alpina transitano solo in questi giorni migliaia di escursionisti. Stiamo parlando, appunto, del Passo San Giacomo, valico pedestre posto a 2.300 meri e che collega l’Italia, in particolare la Valle Formazza, con Airolo, in Svizzera. Un luogo molto frequentato anche per la presenza nelle vicinanze di un rifugio, il Maria Luisa. La donna soccorsa era stata colta da improvviso malore, vittima di una congestione mentre si trovava in quota: è stata accompagnata a valle dagli agenti della Polizia di Stato ed affidata alle cure dei sanitari.
SERVIZIO DI CONTROLLO
Proprio per garantire la massima sicurezza domenica gli agenti della Polizia di Frontiera di Domodossola hanno effettuato un servizio di controllo del territorio nell’area italiana del passo, in alta Val Formazza. L’attività, che rientra tra quelle peculiari dell’Ufficio della Polizia di Stato di Domodossola diretto dal Commissario Capo Gilberto Capparella, oltre a rivolgersi alle tradizionali vie di comunicazione con la Svizzera, è stata estesa ad una zona fino ad oggi poco osservata, ma di grande interesse per l’innumerevole presenza di turisti italiani (molti varesini) e stranieri. Sono state registrate infatti oltre 10.000 presenze. Gli agenti hanno effettuato controlli alle persone che transitavano a piedi lungo il valico, nonché alle auto presenti a Riale. Le attività di controllo del territorio in alta Val Formazza saranno nuovamente ripetute nel corso dell’estate.
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