LA TESTIMONIANZA
«Luca era amore e dono, ci ha lasciato tanto»
Il commosso ricordo della moglie e della sorella del 54enne di Busto Arsizio. Il volontariato e la passione per i Lego: «Con lui una vita bellissima»

Ricorderà per sempre mercoledì 11 giugno: l’ultimo saluto del marito Luca Rusconi con la promessa di rivedersi la sera e le indicazioni al figlio maggiore. «Per favore portami la borsa della piscina che tu sei in auto e io in moto». Il saluto alla moglie Cristina, ai figli Andrea, Elisa e Gabriele e il pensiero all’allenamento serale con le Cuffie colorate, l’associazione sportiva paralimpica dove prestava volontariato. Perché l’appuntamento del mercoledì per gli allenamenti era imperdibile, soprattutto da quando tra gli allenatori e volontari c’erano anche i figli.
VOLONTARIATO DI FAMIGLIA
Parlando dell’attività di volontariato del marito, si illuminano gli occhi azzurri di Cristina, la moglie dell’ingegnere 54enne morto dopo uno scontro tra la sua moto e un’auto sulla Sp2, a Solbiate Olona, mercoledì mattina. Una tragedia enorme: un lutto per la famiglia, le comunità di Busto Arsizio, del volontariato, del nuoto, quella legata alla passione dei Lego. Gentile e sorridente nonostante la tragedia, apre il cancello di ingresso della villetta. Ci sono anche i figli e tutti trasmettono la tranquillità e la bellezza di chi ha l’amore – tanto – nel cuore. «Tutto quello che dicono di Luca è vero, ci riempie il cuore, una piccola consolazione», afferma la donna che insieme alla sorella della vittima, Silvia Rusconi, cerca le parole per descrivere il marito. Una persona unica, affidabile, che aveva scelto di dedicare il suo tempo libero al mondo del volontariato: «Qui ci siamo conosciuti, anche io sono stata volontaria fin quando non è nato il nostro primo figlio. La scelta dei nostri figli di essere volontari è stata una grande gioia. Vuol dire che Luca ha seminato, trasmesso e lasciato una eredità».
«UOMO MERAVIGLIOSO»
Una vita piena quella del 54enne, come ricorda la sorella: «Amava le costruzioni Lego: da bambino ricevette la prima scatola da piccolissimo, a Natale. Quasi non mangiava dalla gioia. E non ha più smesso. Ma di mio fratello potremmo parlare per giorni e giorni, era un uomo meraviglioso e dotato di una intelligenza rara. Non solo: era anche un artista. Quando eravamo ragazzi lui ci disegnava le magliette per andare ai concerti: avevamo queste maglie con i volti dei cantanti fatte da lui. Era un uomo dai mille interessi e ancora più abilità e doti. Quello che iniziava lo portava sempre a termine», sottolinea ancora. «Quasi sempre lavorava a più progetti contemporaneamente, era fatto così. Era un amante dello sport: in cima il nuoto, ma anche volley e Formula 1». Aggiunge la moglie Cristina: «Quando non lo vedevo sapevo che era in mansarda, nel suo studio, rapito da qualche nuova idea. Anche con i Lego costruiva, progettava, poi condivideva. Anche il modellino del PalaYamamay è stato un lavoro di cui andava e andiamo orgogliosi, di recente siamo stati a vedere una partita di volley e ha portato nostro figlio piccolo Gabriele a vederlo». Una passione condivisa con tutta la famiglia, tanto che Cristina fa una battuta: «L’ultima frontiera da abbattere era anche mangiare in un piatto fatto di mattoncini, in mansarda non so quanti modellini abbiamo, ma abbiamo mattoncini ovunque». Rusconi era fondatore anche di una associazione, LEGO User Group BrianzaLUG, negli anni era stato chiamato anche da piloti di Formula 1 che avevano visto i suoi modellini. Una famiglia unita, piena di passioni condivise e tramandate di genitori in figli. Certo c’è il dolore per la morte: «Forse ancora non ci rendiamo conto completamente. L’unico mio pensiero è rivedere Luca, spero che l’autopsia venga eseguita il prima possibile. E mi piacerebbe poter parlare con i testimoni. Mio marito era un uomo pieno di vita, passioni e amore. Amava le persone e si donava. Ci ha lasciato un testamento importante». Cosa verrà da qui in avanti è ancora prematuro: di certo però la famiglia ha già chiesto che eventuali donazioni alla memoria di Luca Rusconi vengano devolute alle Cuffie colorate. E di certo ci sarà la voglia e l’esigenza di ricordarlo con un memorial.
Leggi i messaggi di cordoglio.
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