ROMA
Protesta Greenpeace, opera d'arte su piattaforma gas Shell

(ANSA) - ROMA, 14 AGO - Un gruppo di attivisti e attiviste di
Greenpeace ha installato un'enorme opera inedita del celebre
artista Anish Kapoor su una piattaforma della compagnia
petrolifera Shell nel Mare del Nord: si tratta della prima opera
d'arte al mondo a essere realizzata su un sito per l'estrazione
di gas offshore in piena attività.
L'opera di Kapoor, intitolata Butchered - spiega Greenpeace
in una nota - e concepita appositamente per questa azione di
protesta, ha coinvolto sette climber di Greenpeace di grande
esperienza, che sono saliti a bordo e hanno scalato in sicurezza
la piattaforma "Skiff" di estrazione del gas, appartenente a
Shell e situata a 45 miglia nautiche dalla costa del Norfolk, in
Inghilterra. Dopo aver fissato sulla struttura una grande tela
di 96 metri quadrati, gli attivisti di Greenpeace hanno issato
un tubo ad alta pressione appena sopra il bordo superiore, a
un'altezza di 16 metri sopra il livello del mare. Hanno quindi
pompato 1.000 litri di liquido dal colore rosso sangue che è
sgorgato sulla tela, creando un'ampia macchia cremisi. Il
liquido colorato, prodotto appositamente per quest'opera d'arte,
è una miscela di acqua di mare, polvere di barbabietola e
colorante per stagni a base alimentare, atossico e
biodegradabile.
Butchered è una cruda visualizzazione delle ferite inflitte
all'umanità e alla Terra dall'industria dei combustibili
fossili, evocativa del nostro dolore collettivo per ciò che è
andato perduto, ma rappresenta anche un grido di riparazione.
Anish Kapoor ha dichiarato: "L'anidride carbonica rilasciata
dalla combustione delle fonti fossili è invisibile, ma la
devastazione che provoca sul nostro mondo è sotto i nostri
occhi. Ciò che invece rimane ancora nascosto sono le
responsabilità dei giganti del petrolio come Shell nel causare
questa distruzione e nel trarre profitto dalle sofferenze delle
persone. Volevo creare qualcosa di visivo, fisico e viscerale
che riflettesse la carneficina inflitta al nostro pianeta: un
urlo visibile che desse voce al costo disastroso della crisi
climatica, spesso a carico delle comunità più emarginate del
mondo".
Shell - spiega Greenpeace - ha realizzato profitti per 54
miliardi di sterline dopo l'invasione dell'Ucraina, ma nello
stesso periodo ha pagato appena 1,2 miliardi di sterline di
tasse nel Regno Unito. Secondo uno studio pubblicato sulla
rivista scientifica Nature, le emissioni attribuibili a Shell in
tre decenni hanno già causato danni climatici per 1,42 trilioni
di dollari in tutto il mondo. (ANSA).
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