RABAT
Rabat nega libertà a 'Betty' Lachgar attivista dei diritti

(ANSA) - RABAT, 28 AGO - Il Tribunale di Rabat ha respinto la
richiesta di rilascio provvisorio per l'attivista femminista
Ibtissam "Betty" Lachgar, accusata di "blasfemia e attacco alla
religione musulmana". La prossima udienza ordinaria del processo
è stata rinviata alla prossima settimana tra qualche tensione in
aula dovuta a rigidi controlli e perquisizioni sistematiche.
Lachgar, figura di spicco del Movimento Alternativo per le
Libertà Individuali (Mali), è stata arrestata lo scorso 13
agosto, per aver postato sui social una foto di se stessa con
una maglietta ritenuta blasfema. È così tornato alla ribalta il
dibattito sulla libertà di coscienza e di espressione in
Marocco. La Costituzione marocchina garantisce infatti la
libertà di espressione, ma il Codice penale mantiene
disposizioni severe relative alla religione, alla moralità e
all'ordine pubblico. L'attivista è apparsa debilitata in
tribunale, si è presentata vestita con una jellaba e un leggero
velo, con una benda che le copriva la spalla sinistra.
Il suo team di difesa sostiene che soffra di una grave
lesione che richiede un intervento chirurgico urgente, poiché
rischia l'amputazione parziale del braccio. La richiesta di
libertà è subordinata alle cure mediche. L'accusa ha respinto la
richiesta, adducendo il rispetto del quadro giuridico e dei
requisiti giudiziari.
Lachgar, secondo quanto riferito, rimane in isolamento e non
può partecipare neanche all'ora d'aria. I suoi avvocati
descrivono il trattamento come "un attacco alla dignità" e
chiedono una migliore assistenza sanitaria durante la
detenzione. (ANSA).
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