ROMA
Usa: storico tris dem, Mamdani eletto sindaco a New York
(ANSA) - ROMA, 05 NOV - Primo test amaro per Donald Trump a
un anno dalla sua vittoria e dalle prossime elezioni di midterm:
i dem fanno un tris dal sapore storico nell'election day del 4
novembre, imponendo a New York il giovane astro nascente del
partito ed eleggendo le prime due donne governatrici in New
Jersey e in Virginia, swing state quest'ultimo strappato ai
repubblicani.
Il tycoon ammette la sconfitta su Truth ma, citando non
meglio precisati sondaggisti, sostiene che "il fatto che Trump
non fosse sulla scheda elettorale e lo shutdown sono stati i due
motivi per cui i repubblicani hanno perso le elezioni".
L'America intanto stupisce ancora il mondo eleggendo alla
guida della Grande mela, la più grande metropoli Usa e icona
stessa del capitalismo, il 34enne Zohran Mamdani, il primo
sindaco musulmano e socialista della città. Nonché il più
giovane in oltre un secolo della sua storia e il più 'diverso'
con le sue origini sudasiatiche: mamma indiana e padre
dell'Uganda, dove è nato. Ha fatto breccia partendo come
semisconosciuto deputato statale, sostenuto dall'ala
progressista di Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez,
appoggiato alla fine da Barack Obama (anche se non formalmente)
ma non da tutto l'establishment dem. Ha vinto con un programma
per rendere New York più abbordabile (bus gratis, supermercati
comunali, affitti calmierati e più tasse ai ricchi) e con
un'energia che non si vedeva da anni, soprattutto tra i giovani.
Dopo la chiusura delle urne, dove hanno votato oltre due
milioni di elettori (record dal 1969), Mamdani ha viaggiato poco
sopra il 50% mantenendo una distanza di circa 10 punti sull'ex
governatore dem dell'Empire State Andrew Cuomo, mentre il
repubblicano Curtis Sliwa non superava il 10%. Sconfitto alle
primarie, Cuomo si era riciclato come indipendente con
l'endorsement di Donald Trump ed Elon Musk. La vittoria di
Mamdani è quindi una sfida vinta anche contro il tycoon, che lo
ha bollato come "comunista antisemita", gli ha aizzato contro la
potente comunità ebraica newyorchese e ha minacciato di
tagliargli i fondi federali. Anche se ora pensa di usarlo come
spauracchio nazionale della deriva comunista dei democratici.
Ma il partito dell'Asinello ha mostrato di saper vincere
anche con candidati moderati, indicando una seconda via per
riconquistare la Casa Bianca nel 2028. Come la 46enne Abigail
Spanberger, ex operativa della Cia che in Virginia ha strappato
la leadership ai repubblicani diventando la prima donna
governatrice dello stato, con un'altra donna come vice: Ghazala
Hashmi, senatrice statale di origine indiana, prima persona
musulmana e sudasiatica a ricoprire un incarico statale nell'Old
Dominion State. In Virginia i dem hanno conquistato anche la
carica di attorney general: Jay Jones ha battuto l'uscente Jason
Miyares, appoggiato da Trump. Il partito ha fatto la storia
inoltre mantenendo la guida del New Jersey con la vittoria della
53enne deputata "Mikie" Sherrill, che diventa la prima
governatrice donna del 'Garden State': sposata, madre di 4
figli, studi d'élite, è una ex procuratrice federale e una ex
ufficiale di Marina, una 'top gun' che ha pilotato elicotteri
con missioni in Europa e in Medio Oriente. Ha battuto l'uomo
d'affari italo-americano Giacchino Michael "Jack" Ciattarelli,
64 anni, che aveva ricevuto l'endorsement di Trump, col quale si
è schierato dopo che nel 2015 lo aveva definito un "ciarlatano".
(ANSA).
© Riproduzione Riservata


