IL CONCERTO
Achille Lauro: i miei Ragazzi Madre si aiutano l’un l’altro
«Presenterò il nuovo mondo musicale a cui stiamo lavorando». Al Forum è pronto a celebrare i 10 anni di carriera e infiammare il palco
Achille Lauro vorrà forse reinventarsi, dopo un periodo piuttosto fiacco dal punto di vista mediatico. E così, dopo l’annuncio della sua partecipazione nelle vesti di giudice all’interno della corrente edizione di X Factor, non sorprende forse sapere che, nel mentre, si è lanciato anche in una rinnovata attività dal vivo, che lo vedrà sul palco dell’Unipol Forum di Assago venerdì 4 alle 21. L’appuntamento, in realtà, va inquadrato in un contesto ben più ampio, ovvero quello che celebra i dieci anni di carriera del provocatorio cantautore romano. Il suo arrivo al Forum milanese è infatti legato al tour Ragazzi Madre – L’Iliade, tratto dall’omonimo documentario comparso anche su Prime Video nel dicembre dell’anno scorso con l’intento, per l’appunto, di raccontare questo suo primo decennale artistico. «Questo live è un evento unico - dice Lauro -, sul palco porterò i pezzi del mio repertorio, oltre al mio ultimo brano Amore disperato, tuttavia non sarà solo la celebrazione dei miei 10 anni di carriera ma anche la presentazione del nuovo mondo musicale a cui stiamo lavorando da tempo. Ho pensato nei minimi dettagli a uno show completo, poliedrico, che rappresenti a pieno la mia evoluzione artistica e personale. D’altronde Ragazzi Madre è molto più di un album, è una missione, sono i ragazzi che si aiutano l’un l’altro, questo decennale rappresenta anche la celebrazione del lavoro svolto in questi anni nel quotidiano per aiutare gli invisibili. Il pubblico che si aspetta di ascoltare solo il passato, assisterà anche al futuro». Con la sua solita oscillazione tra urban e glam, tra posa e genuinità, Lauro desidera ora riprendersi una scena che fino a poco tempo fa sembrava essere cosa sua, ma da cui forse alcune scelte fin troppo eterodosse (e leggermente ripetitive) lo hanno momentaneamente allontanato. Ma se la critica è parte del percorso per il ragazzo di Rolls Royce, non significa che ne sia inoltre ostacolo. L’avventura tutta da interpretare e analizzare di X Factor ne è la prova, con il nostro che si è già segnalato non solo per un savoir faire televisivo che era già stato dimostrato. L’Idol della musica italiana si è anche mostrato in una maniera più disinvolta e forse meno costruita, più ironica e meno sfacciata. Un piccolo cambio di rotta che potrebbe essere benefico per un’immagine che i più critici dicono essersi affievolita, almeno dal punto di vista mediatico. Sta ora a lui mettersi in gioco a tutti gli effetti come talent scout dal fiuto sopraffino, nel tentativo di perfezionare l’abilità di indirizzare verso la direzione più opportuna i propri giovani accoliti. Ma la reinvenzione marchiata Sky e la ripresa delle esibizioni live rappresentano soltanto una parte di questo ritorno alla ribalta, che certo ha il merito di non arrivare dopo lunghe pause o meditazioni. Il ricordo del Lauro finemente truccato e piumato durante i suoi irriverenti quadri sanremesi non si è ancora del tutto dissolto nell’immaginario collettivo del paese. Ma, in maniera simile, il suo ultimo singolo Amore disperato, rilasciato poche settimane fa in concomitanza con il videoclip associato, cerca di indagare i lati finora nascosti del cantante, prediligendo una veste cantautorale per un’acustica ballata intima e malinconica che racconta di un comenciniano amore nato ai confini del raccordo anulare di Roma. Una virata verso il popolo, ma anche verso l’introspezione, che forse vuole a poco a poco archiviare gli eccessi glamour di qualche tempo fa puntando sulle capacità di scrittura di autori come Federica Abbate e Olly. A luglio era però uscito un singolo che era per certi versi il contraltare di Amore disperato, e allo stesso tempo una sua naturale anticipazione. Con Banda Kawasaki tornava anche qui alle origini, non tanto geografiche quanto sonore, proponendo un brano urban avanguardistico scritto insieme a Salmo e Gemitaiz e contraddistinto da un appassionato remix realizzato dai ragazzi della comunità Kayros di don Claudio Burgio, struttura incentrata su percorsi terapeutici di riabilitazione per giovani tossicodipendenti. A curarlo gli emergenti Zatla, Ryuk zc, Fandy, Commando e Yambo. Se tutte queste strade si intersecheranno in una sola saprà dircelo il tempo.
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