STRASBURGO
Cedu rigetta ricorso Georgescu su annullamento elezioni Romania

(ANSA) - STRASBURGO, 06 MAR - La Corte europea dei diritti
umani ha rigettato con una decisione definitiva il ricorso di
Calin Georgescu relativo all'annullamento delle elezioni
presidenziali in Romania.
Nel suo ricorso alla Cedu, Georgescu sostiene che
l'annullamento dell'intero processo elettorale presidenziale da
parte della Corte Costituzionale ha violato il diritto a libere
elezioni e si è basato su accuse infondate, oltre a essere stato
illegittimo e sproporzionato. Il politico ha inoltre denunciato
una violazione del diritto a un equo processo sostenendo che la
decisione è stata adottata in modo non trasparente, e quello a
un ricorso effettivo perché non ha potuto impugnarla. Infine
afferma che la decisione della Corte Costituzionale è il
risultato di un'interferenza politica da parte del "partito al
potere", in violazione del diritto alla libertà d'espressione e
quella di riunione e di associazione.
La Cedu, che il 21 gennaio aveva già rigettato la richiesta
di Georgescu di imporre misure provvisorie alla Romania sulla
questione dell'annullamento delle elezioni, ha stabilito che
tutte le sue rivendicazioni devono essere rigettate.
Per quanto concerne il diritto a libere elezioni, i giudici
di Strasburgo evidenziano che questo non si applica all'elezione
di un Capo di Stato, a meno che non sia stato stabilito, alla
luce della struttura costituzionale dello Stato in questione,
che quest'ultimo ha poteri tali da poter essere considerato
parte del "potere legislativo". Nella fattispecie la
costituzione rumena, dice la Cedu, non conferisce questo tipo di
potere al Capo dello Stato, e quindi questa parte del ricorso
deve essere rigettata.
Per quanto riguarda il diritto all'equo processo, la Cedu
indica che questo punto deve essere rigettato perché concerne
diritti e doveri civili e un'accusa penale, e queste due
caratteristiche non entrano in gioco in questo caso perché
"candidarsi alle elezioni è un diritto politico".
Infine i giudici sottolineano che Georgescu non ha sollevato
alcuna argomentazione di fatto o di diritto a sostegno della
tesi di "interferenza politica" nel processo elettorale, e
quindi hanno respinto questa parte del ricorso come
"manifestamente infondata". (ANSA).
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