CARO BENZINA
Gaggiolo, pompe svizzere in crisi
Incassi calati dell’80% per i distributori di confine. È finita la corsa al pieno. L’allarme della categoria in Ticino
C’era una volta il pendolarismo del pieno tra Varesotto e la Svizzera. Il rifornimento di carburante in Ticino non sembra più conveniente e così la tappa oltre confine, un fenomeno tanto in voga in passato, diventa un ricordo.
La vendita di benzina è calata nella vicina Confederazione. A lanciare l’allarme, come riporta il Corriere del Ticino, è l’Associazione ticinese stazioni di servizio (Atss) che segnala come la riduzione, dal 2019, sia stata del 40% nel Cantone e addirittura dell’80% nelle aree di confine. La presenza di stazione di servizi appena varcate le dogane si è infatti diradata. E dire che un tempo - c’era una volta... - si registravano le code di auto al Gaggiolo per andare a fare il pieno a Stabio. Ora restano le code, ma sono quelle dei frontalieri nelle ore di punta. Il risparmio in Ticino era tale che Regione Lombardia aveva adottato lo sconto carburante (da tempo sospeso) per i residenti delle zone di confine.
IL FRANCO FORTE
A pesare sulla crisi delle pompe elvetiche è il franco svizzero forte: oggi, mercoledì 22 gennaio, vale 1,06 euro. Questo comporta il rafforzamento, nel cambio, degli stipendi dei frontalieri e la convenienza per i cittadini rossocrociati di fare shopping in Italia (seppure ora con franchigia doganale minore).
I PREZZI DEL CARBURANTE
Oggi, la benzina in modalità self service costa in media in Lombardia 1,830 euro. In Canton Ticino i prezzi sono più bassi, per la verde (meno bassi forse alle pompe di confine), ma col franco appunto elevato (1.06) la trasferta per il rifornimento non è più appetibile. Il gioco insomma non varrebbe (più) la candela.
C’era una volta la corsa al pieno in Svizzera...
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