NEW YORK
Il vescovo episcopale di Washington critica pubblicamente Trump
(ANSA) - NEW YORK, 21 GEN - Nel day after dell'insediamento,
il neopresidente americano Donald Trump si è sentito fare la
predica durante una cerimonia di preghiera alla National
Cathedral di Washington.
La vescova episcopale Mariann Budde ha chiesto dal pulpito a
Trump di avere "misericordia" per i gay e gli immigrati
clandestini, due gruppi presi di mira da Trump nei suoi primi
ordini esecutivi.
Il servizio di preghiera alla National Cathedral è uno dei
riti di passaggio dell'Inauguration e Trump, accanto a lui la
first lady Melania senza cappello, non si aspettava chiaramente
di venir criticato dal pulpito. "Le chiedo di aver misericordia,
signor presidente", ha detto l'alta prelata evocando la "paura"
che ha detto di percepire in tutto il Paese: "Ci sono gay,
lesbiche e ragazzi transgender in famiglie sia democratiche che
repubblicane e indipendenti".
La Budde ha poi chiesto poi di guardare con occhio diverso
alle persone che "lavorano nelle nostre fattorie, puliscono le
nostre case e i nostri uffici, lavorano negli impianti del
pollame e della carne, che lavano i piatti dopo che ceniamo nei
ristoranti e fanno il turno di notte negli ospedali: forse non
sono cittadini, forse non hanno i documenti a posto - ha
aggiunto -, ma la maggioranza degli immigrati non sono
criminali".
I Trump, come si vede in un video circolato dopo la
cerimonia, sono rimasti evidentemente spiazzati dal sermone. Se
Donald ha alzato gli occhi al cielo e la figlia Tiffany seduta
dietro di lui ogni tanto ha accennato a un sorrisino, lo sguardo
di Melania non lasciava dubbi sulla disapprovazione della first
family. "Non penso che sia stata una buona predica", ha detto
poi il presidente alla domanda di commenti di un giornalista.
La Budde è una delle voci più influenti della Chiesa
episcopale americana e si è distinta per il suo impegno verso la
giustizia sociale e i diritti umani. Aveva già criticato Trump
quando, durante le proteste per la morte dell'afroamericano
George Floyd nell'estate 2020, il tycoon aveva usato la storica
chiesa episcopale di St. John a Washington come sfondo per una
foto con una bibbia in mano: la vescova ha criticato
pubblicamente l'evento, dichiarando che il presidente aveva
sfruttato il luogo sacro per fini politici senza consultare la
diocesi. (ANSA).
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