LE ROTTE
Malpensa, l’Africa rimane vicina
L’hub varesino non viene scalfito dall’imminente addio di Air Senegal
Air Senegal ha appena annunciato che dal 20 settembre lascerà Malpensa: non opererà più i voli settimanali che per il momento uniscono Dakar e l’aeroporto intercontinentale della brughiera. Già nell’autunno dell’anno scorso aveva interrotto il collegamento per poi riattivarlo a gennaio. Queste decisioni pare siano state prese per problemi finanziari: sta cancellando altre sei rotte a livello mondiale. Tuttavia la connessione con la capitale del Senegal, che conta nella sua area metropolitana circa 4 milioni di abitanti ed è un crocevia per il trasporto aereo nel continente, non è sguarnita: la compagnia italiana Neos opera regolarmente su questa rotta due-tre voli settimanali tutto l’anno. E non è l’unica a portare in Africa.
PIANI RIVISTI
Due anni fa Air Senegal, che è interamente di proprietà del governo, aveva aumentato il numero dei collegamenti tra Malpensa a Dakar. In pratica, nell’estate del 2021, erano passate dalle precendenti tre alle attuali cinque le connessioni settimanali, facendola diventare la compagnia con il maggior numero di voli alla settimana tra l’Italia e il Paese dell’Africa occidentale. Adesso, evidentemente, i piani di espansione sono stati rivisti e l’eliminazione della rotta tra la capitale e Malpensa rientra nei tagli messi in atto in vari aeroporti.
CONNETTIVITA’ GARANTITA
Ma c’è Neos e non solo. «Il vettore con sede a Somma Lombardo copre anche altre destinazioni sul continente africano: su base stagionale vola anche a Capo Verde, in Kenya, in Madagascar, in Tanzania e alle Mauritius garantendo una buona connettività sui principali mercati turistici del continente», spiegano da Sea, il gestore aeroportuale. «Un altro importante vettore di riferimento è senz’altro Ethiopian Airline che garantisce un collegamento giornaliero diretto su Addis Abeba, principale hub dell’Africa subsahariana in forte sviluppo tanto da progettare la costruzione di una nuova, moderna e capiente infrastruttura, dalla capacità di 120 milioni di passeggeri entro la fine del 2025».
PORTE DI ACCESSO
Insomma, l’Africa subsahariana è ben collegata a Malpensa. Certo, non fa i numeri che macinano gli Stati Uniti e l’Asia che hanno svariate connessioni alle quali si aggiungono sempre nuove mete, come il recente annuncio di American Airlines che da maggio della stagione estiva 2025 introdurrà un nuovo volo diretto giornaliero su Philadelphia. Ma i collegamenti non mancano. Sono molte le compagnie che raggiungono anche gli aeroporti sull’altra sponda del Mediterraneo, destinazioni e porte di accesso per altri Paesi africani. «Anche gli scali di Cairo, Casablanca e Tunisi rappresentano dei gateway strategici di ingresso e prosecuzione per il mercato africano», specifica Sea. «Questi scali stanno registrando un forte impulso dopo la pandemia grazie al consolidamento dell’offerta da parte delle compagnie di riferimento come Egypt Air, Royal Air Maroc e Tunis Air. Anche l’ingresso di nuovi vettori locali come Air Cairo, Nesma e Nouvelair Tunisie, e l’ampliamento dell’offerta da parte delle low cost europee stanno incrementando il panorama sul continente». Insomma, l’Africa è importante per il secondo aeroporto per traffico passeggeri in Italia. «Questo mercato è servito da Malpensa da un portafoglio diversificato di 12 vettori, tra cui hubcarriers, legacy carriers e low cost così da coprire diversi segmenti di domanda e il traffico di linea nei primi 8 mesi dell’anno è cresciuto del 53 per cento rispetto al 2019 e del 15 per cento rispetto al 2023».
© Riproduzione Riservata