TEATRO MENOTTI
Misery: quando la passione diventa ossessione

A trentacinque anni dall’uscita del romanzo e a trentadue da quella del film i cui protagonisti avevano i volti di Kathy Bates e di James Caan, è in prima milanese al teatro Menotti fino al 27 novembre “Misery”, tratto dal libro di Stephen King.
IL CAST
Uno spettacolo avvincente con Arianna Scommegna, Carlo Orlando e Aldo Ottobrino diretti da Filippo Dini. Nella traduzione di Francesco Bianchi, con musiche di Arturo Annecchino, scene e costumi di Laura Benzi, luci di Pasquale Mari, trucco di Cinzia Costantino.
LA STORIA
Sul palco l’incubo dello scrittore Paul Sheldon, protagonista di una vicenda agghiacciante, prigioniero di Annie Wilkes, sua ammiratrice psicopatica che l’ha salvato da un incidente stradale, ma che è pronta a ucciderlo pur di riportare in vita il suo personaggio letterario preferito. Una grande opera sul potere magico della narrazione, un testo che indaga i meandri della mente umana.
LE PAROLE DEL REGISTA
«Tra tutti gli scrittori che animano le creazioni di King - scrive Dini nelle note di regia -, Paul Sheldon è il più forte, il più disperato. Prigioniero del suo talento e della sua vocazione, scopre se stesso nel viaggio all’inferno in compagnia di Annie, che è l’esasperazione del desiderio e dell’amore per l’arte, di quella silenziosa e segreta preghiera che ognuno di noi innalza nel proprio cuore ogni volta che voltiamo la prima pagina dell’ultimo romanzo del nostro scrittore preferito. O che sediamo in platea, le luci si spengono e inizia lo spettacolo».
© Riproduzione Riservata