ROMA
Ucei, 'ripetere parole distorte genera oscurantismo'
(ANSA) - ROMA, 26 DIC - "Il dialogo presuppone l'uso delle
parole - attinte ai dizionari di guerre, di storia e di diritto
internazionale - con senso di consapevolezza e responsabilità
per il loro significato puntuale. Aprendo Porte del Giubileo e
mantenendo ben aperte quelle del dialogo e della coerenza". Lo
ha detto Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle Comunità
ebraiche italiane, nel suo discorso di ieri, in occasione della
festività ebraica di Chanukka, festività che quest'anno è
coincisa con i Natale.
"La forza distruttiva delle parole distorte - ha aggiunto
senza nominare mai il Papa - è nel ripeterle generando
oscurantismo. Essere pellegrini di speranza comprende anche il
riconoscimento di quanto Israele e l'ebraismo sono alla base
della fede". (ANSA).
© Riproduzione Riservata