TOKYO
Giappone, scandalo sessuale coinvolge network nazionale
(ANSA) - TOKYO, 24 GEN - Nuovo scandalo nel mondo dello
spettacolo in Giappone, dove un ex cantante e affermato
presentatore ha annunciato il proprio ritiro dalle scene dopo
essere stato accusato di molestie a sfondo sessuale: una vicenda
a cui ha fatto seguito la sospensione del programma televisivo,
perché si è scoperto che il network nazionale avrebbe tentato di
insabbiare il caso.
I fatti riguardano il 52enne Masahiro Nakai, uno dei
componenti del gruppo musicale Smap - molto popolare in Giappone
a partire dalla fine degli anni '80 -, responsabile, secondo la
ricostruzione del settimanale Shukan Bunshun, di aver costretto
una donna a un rapporto sessuale al termine di un pranzo di
lavoro nel giugno del 2023. Per nascondere la divulgazione del
fatto Nakai avrebbe trovato un accordo extragiudiziale con la
vittima, per un valore di 90 milioni di yen (550.000 euro).
Lo scandalo di Nakai successivamente rivelato dai media ha
finito per coinvolgere indirettamente il network televisivo, la
Fuji Tv, per la mancanza di trasparenza dimostrata, portando
molte aziende giapponesi a ritirare la pubblicità dall'emittente
che ha sede a Tokyo, comprese le sue stazioni affiliate nel
resto del Paese. In un messaggio ai fan sui propri social, Nakai
- senza menzionare direttamente l'accaduto - ha detto di
assumersi "la piena responsabilità" e ha offerto le sue scuse
alla donna. La Fuji Tv, nel frattempo, ha dichiarato che è
pronta a istituire un comitato indipendente per esaminare le
accuse e che terrà una conferenza stampa a inizio settimana per
aggiornare sul caso legale.
La vicenda di Nakai segue lo scandalo della agenzia Johnny &
Associates, emerso inizialmente nel 2020, finita sotto il fuoco
di molteplici denunce di abusi sessuali su aspiranti cantanti
pop adolescenti da parte del suo fondatore Johnny Kitagawa,
continuati per decenni prima della sua morte nel 2019. Secondo
Ryunosuke Endo, capo dell'Associazione delle emittenti
commerciali giapponesi e vicepresidente di Fuji Tv, "l'ultimo
accadimento semina ancora una volta sospetti sul funzionamento
delle emittenti private nel loro complesso", con le compagnie
televisive e il pubblico sempre più sensibili alle aggressioni
sessuali e ad altri tipi di molestie in Giappone. (ANSA).
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