IN SCENA
Kiss me Licia, 40 anni col ciuffo di Mirko e le polpette di Marrabbio
Il musical proposto a Milano fa rivivere la cultura pop degli anni Ottanta

Era “un giorno di pioggia” quello in cui “Andrea e Giuliano incontrano Licia per caso”. Ed è “finita la pioggia” quando Mirko “Incontra e si scontra con Licia”. O almeno tutto questo accadeva nell’iconica sigla cantata da Cristina D’Avena che introduceva al cartone animato italiano della serie anime giapponese. Kiss me Licia sugli schermi tv italiani arrivava con la sua prima puntata alle otto di sera del 10 settembre 1985, un anno dopo che in Giappone, trasposizione del manga scritto e disegnato da Kaoru Tada, fumettista giapponese, tra il 1982 e il 1984. In seguito, in Italia, saranno tratte e ideate anche quattro serie “live action” televisive concepite come seguito.
Ma quel cartone animato, che è stato tra quelli che hanno fatto storia anche nel nostro Paese, quest’anno compie quarant’anni. E diventa un musical che venerdì 21 e sabato 22 marzo all’EcoTeatro di Milano, una favola moderna a tempo di rock ‘n’ roll dal titolo, appunto, “Kiss me Licia il musical”, nell’adattamento dell’autore, regista e produttore Thomas Centaro, in un progetto approvato, sostenuto e incoraggiato dalla proprietà dei diritti dal Giappone.
Studi approfonditi dell’epoca, frutto di ricerche su materiale documentaristico fatto di immagini, riviste cartacee, videoclip, rivivono nei colori, nelle ambientazioni e negli oggetti di scena sulle note di successi internazionali che toccano, tra gli altri, brani di Spandau Ballet, Europe, Bon Jovi, Queen, A-Ha, Cyndi Lauper, Samantha Fox, Billy Joel, Blondie, Culture Club, Nikka Costa, Spagna, Bonnie Tyler, riscritti in italiano dallo stesso regista, rispettando l’assonanza delle liriche originali. Accanto a brani inediti.
Un particolare, parlando di musica: nell’anime c’è un vero e proprio gruppo musical, i Bee Hive, che è stato creato in carne e ossa per la serie live action italiana dal 1985 al 1988 e che nel 2008 vide alcuni dei suoi vari componenti succedutisi nei telefilm riunirsi come Bee Hive Reunion.
E con la partecipazione straordinaria del doppiatore Pietro Ubaldi che, come già nel cartone animato italiano, torna a dare voce al gatto Giuliano. Una sorpresa che apre anche a un aneddoto molto particolare e importante: l’aver dato al gattone una voce attraverso i pensieri, che in qualche modo tiene insieme l’impianto narrativo della storia, è tutta italiana: nella versione giapponese, così come in quelle negli altri Paesi, non aveva voce né pensieri resi noti.
L’idea di portare in musical Kiss me Licia non è una “operazione nostalgia”, ma la voglia di far rivivere gli Anni Ottanta come cornice della narrazione e come fulcro del contesto narrativo. Celebrando, spiega il suo autore, «l’amore e la musica».
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