TEATRO LITTA
La potente voce di Antigone

Sono Anna Politkovskaja e di Cristina Cattaneo le due Antigoni moderne le cui voci si uniscono a quelle del mito greco e ad alcune sue riscritture del Novecento.
UNA DRAMMATURGIA MODERNA
«L’essere giornalista di Anna Politkovskaja era dare vita e dignità a persone che scomparivano nel nulla, mentre Cristina Cattaneo, medico legale, sta cercando di dare i nomi ai morti nel Mediterraneo», spiega la scelta Arianna Scommegna, che dal 9 al 14 maggio è al Teatro Litta di Milano con “Non sono nata per condividere odio. Voci da Antigone”. Con la drammaturgia di Maddalena Giovannelli e l’accompagnamento al pianoforte di Mell Morcone, lo spettacolo crea un flusso di coscienza prendendone le voci di Antigone non solo da Sofocle, ma anche da tante “traduzioni” più moderne, da Cocteau alla Youcenar a Valeria Parrella fino ad arrivare appunto alla Politkovskaja e alla Cattaneo.
«UNA VOCE PER CHI NON CE L’HA»
«Antigone parla alla sorella, a Creonte, ai cittadini e si rivolge a noi con un monologo dove c’è solo la sua voce. In questo momento le voci della ragione di Stato sono presenti nel mondo, ma manca la voce di Antigone e ci sembrava importante dedicarle un lavoro - prosegue Scommegna .- La forza della sua voce è nel voler smuovere la coscienza e scrollandoci. Qui lei si rivolge al pubblico perché venga ascoltata la voce di chi non ce l’ha».
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