TEATRO MATINITT
L’universo femminile sale sul palco

Glenda e Suzanne sono due sorelle che vivono in una tranquilla fattoria sull’isola di Manitoulin, in Canada. Si mantengono con la vendita delle loro famose marmellate e sono due persone diametralmente opposte: compita e seriosa la prima, spirito libero la seconda.
Sono in attesa della visita di Beth, figlia ormai adulta di Suzanne: un incontro che, complice un occhio sempre fisso sul prestante vicino di casa, rischia di trasformarsi in uno scontro. Tra segreti e momenti della verità.
Perché se le vite delle due sorelle sono complicate da un segreto che non possono più nascondere, anche Beth ha tenuto nascosto qualcosa a lungo non solo alla madre, con la quale ha un rapporto burrascoso, ma anche alla zia: e per le tre donne è l’occasione per cambiare, si spera in meglio, le loro esistenze.
“Dove ci sei tu” è la commedia della giovane drammaturga canadese Kristen Da Silva che, nella versione italiana diretta da Enrico Maria Lamanna nella traduzione di Monica Capuani, porta dal 21 ottobre al 6 novembre al Teatro Martinitt di Milano Gaia De Laurentiis, Fabrizia Sacchi, Cecilia Guzzardi e Alessandro Blasioli, dopo il successo riscosso al Festival Teatrale di Borgio Verezzi.
Ad andare in scena è l’universo femminile, dolce e complicato al tempo stesso, che si presenta in tutte le sue sfumature, tra esistenze contorte, immancabili segreti, risate, sorrisi e anche momenti di riflessione.
Vissuti dai protagonisti e fatti vivere al pubblico. Sul palco si incontrano, scontrano, ritrovano, intrecciano vite nelle loro visioni diverse eppure capaci di condividere: sorellanza, solidarietà, comunanza, empatia si uniscono e uniscono, nel bene e nel male.
E a fare da corollario a tre esistenze femminili, appare la figura maschile, che affronta la “fossa delle leonesse”.
Vite che, nella loro forza espressiva, non esitano, nella loro apparente semplicità, a mettersi a nudo, rivelando speranze, rimpianti, ambizioni, rancori, fragilità e anche qualche mistero. In maniera spensierata, ma non troppo, frizzante, briosa, godibile e ironica.
E sempre con una forza intensa, capace di travolgere. Come è accaduto a Borgio Verezzi, dove lo spettacolo è stato molto applaudito dal pubblico nella sua capacitò di toccare diversi temi, soprattutto legati agli affetti e ai rapporti tra sorelle o tra madri e figlie, che siano di complicità o di contrasto. Tra momenti ironici, divertenti, ma anche commoventi.
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