LA TRATTATIVA
Via Curtatone, vince la mediazione
Gallarate: il 16 settembre sopralluogo, poi si parte per la costruzione del nuovo polo scolastico
Entro lunedì 16 settembre (o meglio la sera di domenica 15) l’area del cantiere di via Curtatone a Gallarate (dove verrà realizzato il nuovo polo scolastico di Cajello e Cascinetta) dovrà essere sgomberata. «Da tutti i soggetti che la stanno occupando».
La conferma è arrivata ieri sera, mercoledì 11 settembre, dal sindaco Andrea Cassani nel corso della commissione Lavori pubblici. Il frutto della mediazione voluta dal prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, e che ha visto sedere intorno al tavolo il Comune, il Parco del Ticino e il comitato Salviamo gli alberi di Gallarate. «L’amministrazione - sottolinea Cassani - ha accettato di arrivare a un accordo anche perché il prefetto ci ha chiesto di trovare una soluzione e di evitare di inviare la forza pubblica». Un compromesso che non fa indietreggiare il sindaco: «Il nuovo polo scolastico si farà». Per il primo cittadino, infatti, chi voleva impugnare gli atti, votare contro o «mettersi di traverso» ha avuto tutto il tempo di farlo, «ora si procede con quando votato».
IL SOPRALLUOGO
In base alla mediazione, c’è già un appuntamento segnato in agenda per lunedì 16 alle 9.30. Ci sarà il sopralluogo di Parco del Ticino, Comune e comitati. E verranno mostrate quelle che sono considerate essenze di pregio. Essenze che, come anticipato dal sindaco, se non intralceranno quella che è la realizzazione dell’opera verranno salvaguardate.
LE FOTOTRAPPOLE
Nel frattempo, già da ieri il comitato ha avuto il via libera per posizionare le fototrappole in modo da valutare la presenza di quanti e quali animali. Una valutazione che dovrà essere fatta entro 15 giorni in modo da definire le modalità e le tempistiche per l’avvio o meglio la ripresa del cantiere.
«Noi riteniamo che non abbia senso spostare al 15 di ottobre l’avvio del cantiere», aggiunge Cassani. «Perché si vanno ad accumulare ritardi su un progetto di milioni di euro». Ritardi che, come accaduto per la ditta incaricata di tagliare i boschi nell’area di via Curtatone, vengono quantificati in euro da corrispondere alle ditte che hanno vinto gli appalti. «Queste spese non possono ricadere sui gallaratesi», conclude il sindaco. «Ma su chi in modo non democratico sta occupando l’area».
IL FAVORE DELLE OPPOSIZIONI
La mediazione ha trovato il favore dalle opposizioni. Anche se si sarebbe potuta trovare prima e senza arrivare a momenti di grande tensione. Resta un gap da colmare: la comunicazione. Come sottolineato da Giovanni Pignataro (Pd). «Il comitato è stato il primo ad organizzare un momento di confronto e di informazione con la città», ricorda Cesare Coppe (Città è Vita). Dubbioso Massimo Gnocchi (Ocg) sul fronte delle compensazioni.
LEGGI ANCHE Via Curtatone, il sindaco presenta il conto
© Riproduzione Riservata