BASKET
«La mia Varese non c’è ancora»
Mandole fa il punto sulla situazione della squadra
«La mia Varese? Per ora non è quella che avevo pensato, a causa dell’infortunio di Nico Mannion». Herman Mandole parla a ruota libera nell’appuntamento con la stampa varesina al Caffè Broletto che ha condiviso con i i dirigenti dell’OJM Zach Sogolow e Maxsim Horowitz. Un punto della situazione nel filone della maggior apertura della casa biancorossa nei confronti della città: «Al completo avevamo pensato ad un programma di minutaggi, senza il capitano, che si è fermato per 10 giorni a causa del problema alla schiena, abbiamo rivoluzionato tutto. Prima dell’amichevole con Milano stavamo andando molto bene; al Forum c’è stato qualche infortunio e abbiamo giocato contro Trento praticamente senza allenarci. Poi con Cremona avevamo già quasi la pressione di dover vincere; abbiamo perso e sembrava tutto negativo, poi ho rivisto la partita e mni sono ricreduto».
Questo l’excursus temporale del tecnico argentino, che sottolinea nuovamente l’importanza della difesa: «La squadra è in costruzione; l’attacco sta bene, in fondo abbiamo segnato 57 punti nel primo tempo contro Trento anche senza Mannion. Dobbiamo migliorare in difesa, anche se domenica siamo andati molto meglio. Anche se avessimo vinto all’ultimo possesso non sarei stato contento; io penso che la mia squadra sia più forte di Cremona, devo portarla a poter vincere di 15 la prossima volta».
E in vista del doppio impegno di venerdì 13 e sabato 14 settembre a Minorca, dove l’OJM sarà impegnata con i padroni di casa di A2 spagnola e poi con il Real Madrid, il tecnico argentino fissa così gli obiettivi: «Vogliamo prima di tutto essere più solidi nell’arco dei 40 minuti. Contro Minorca giocheranno i giovani e sabato contro il Real avranno spazio gli elementi cardine. Già mi è piaciuto il fatto che con Cremona non abbiamo mollato e siamo rientrati nel finale. Mi aspetto maggiore continuità nelle due gare in arrivo».
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